Conoscerete sicuramente Cyanogenmod, rom ormai diffussissima su molti device, con il pregio di avere sempre la versione più recente del sistema operativo del robottino verde.
Bene, oggi andremo ad analizzare una rom sviluppata dai ragazzi del team Resurrection Remix su base Cyanogen che, ormai arrivata alla versione 5.5.8, stravolgerà completamente il vostro smartphone.
Ecco le principali funzioni che troverete in questa fantastica Rom:
- Dark Material Theme
- ClockColor e Personalizzazione orologio
- Monitoraggio del traffico dati
- Aggiunta animazioni
- Possibilità di aggiungere la nav bar “stile nexus”
- Visualizzazione Meteo
- Battery drain migliorato
- Nuova app musica ed audio app fx di CyanogenMod
- Incluse tutte le caratteristiche cm 12
- OTA UPDATE
Senza dilungarmi troppo, andrò ad elencare quali sono, a mio avviso i punti di forza e i punti deboli della Rom.
Pro:
- Ottima fluidità e stabilità anche con dispositivi più datati.
- Pannello delle notifiche completo e personalizzabile.
- Piccole funzioni davvero utili raggruppate nella voce Resurrection Tools (il cambio delle canzoni attraverso lo scuotimento dello smartphone mi è davvero piaciuto).
Contro:
- Compatibilità delle GApps. Nonostante sul sito della Resurrection Remix sia presente il link con le ultime GApps disponibili, spesso non funzionano e si è costretti a trovare delle alternative a quelle consigliate.
- Calo improvviso della batteria quando si attiva la modalità Risparmio Energetico. Effettivamente è un controsenso, perché la batteria arriva immediatamente allo 0% quando in realtà la durata dovrebbe aumentare.
Detto questo, cercherò di guidarvi nell’acquisizione dei permessi di Root, ossia di sviluppatore, e successivamente nell’installazione della Resurrection Remix.
Guida acquisizione permessi di Root
NB: la procedura di acquisizione dei permessi di Root invalida la garanzia. Inoltre, il rischio di “brick”, cioè di rottura del device è minimo, pertanto fate attenzione nel seguire la procedura alla lettera. Per attuare il root, infatti, ogni smartphone e ogni tablet richiede un procedimento diverso. Non ce n’è uno universale valido per tutti i terminali.
Ad ogni modo, cercherò di spiegarvi per sommi capi, quali sono i passaggi da compiere qualora si voglia sbloccare lo smartphone o tablet.
Operazioni preliminari:
- Backup – sbloccando il bootloader (il programma che avvia lo smartphone), tutti i dati presenti saranno cancellati. E’ necessario, dunque, fare una copia di backup del contenuto.
- Driver – Per collegare un device Android al computer occorre che sul PC ci siano installati i driver del telefono/tablet. I driver variano a seconda dello smartphone e sono facilmente reperibili sui siti ufficiali delle case produttrici. Una volta scaricato il driver, bisogna installarlo e collegare il telefono al PC affinché il terminale venga riconosciuto.
Bene, adesso siamo pronti ad acquisire i permessi di Root:
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Sbloccare bootloader Android
La prima operazione da effettuare per eseguire il root su Android è sbloccare il bootloader. Così come il root, anche questo procedimento può variare da dispositivo a dispositivo. Per questo, basterà fare una piccola ricerca su Google per scaricare il programma con le relative istruzioni.
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Installare Recovery Android
Dopo aver sbloccato il bootloader bisogna flashare (cioè installare) sul proprio dispositivo una Recovery personalizzata, la quale permetterà di caricare ROM di Android con privilegi da amministratore già sbloccati.
Tra le recovery più diffuse del momento ci sono TWRP e ClockworkMod che permettono entrambe di caricare le ROM personalizzate di Android. Anche in questo caso, esistono recovery specifiche per ogni singolo modello. Per cercarle, basta digitare su Google la parola recovery, seguita dal nome dello smartphone ed il gioco è fatto.
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Nandroid Backup
Una volta installata la recovery Android, è necessario fare una copia del sistema funzionante, in modo tale che, qualora il procedimento di installazione della ROM non vada a buon fine, lo smartphone non diventi inutilizzabile. Per fare questo, bisogna entrare nella modalità recovery personalizzata, accendendo lo smartphone con la combinazione di tasti Volume Up + il Pulsante di alimentazione insieme.
Una volta che siete nella recovery personalizzata, selezionate la voce “backup nella scheda SD” in modo tale da copiare il tutto nella memoria esterna.
Installare Resurrection Remix
A questo punto bisogna scaricare dalla pagina ufficiale di Resurrection Remix (a questo link), la Rom specifica per il proprio device e le Gapps (a questo link) e collegare lo smartphone al computer utilizzando il cavo USB.
Ora bisognerà copiare o incollare i file scaricati sulla scheda di memoria/SD del telefono, assicurandosi che i file si trovino nella cartella root della memoria/SD del vostro telefono.
Successivamente spegnete il telefono, scollegate il cavo USB ed entrate nella modalità recovery personalizzata. Accendete poi il telefono tenendo premuto Volume Up + il Pulsante di alimentazione insieme.
Una volta nella Recovery personalizzata, la procedura è la seguente:
- Fare una full data wipe selezionando “wipe data / factory reset”. Utilizzare il pulsante di accensione per selezionare tutto, mentre siete nella modalità di ripristino ed eseguire una pulizia della cache, “Wipe cache partition”. Queste operazioni servono per formattare lo smartphone ed evitare che lo stesso si blocchi nella schermata del bootloader.
- Tornare alla schermata principale della Recovery e selezionare “install zip dalla scheda SD”.
- Selezionate “scegliere zip da SDcard”. Utilizzando i tasti del volume, passare al file zip contenente la Resurrection Remix, (che si è copiato prima nella scheda SD) e selezionarlo con il pulsante di accensione. Confermare l’installazione nella schermata successiva.
La procedura dovrebbe iniziare subito. Stessa operazione dovrà essere ripetuta per le Google Apps, da installare sullo smartphone.
Una volta completata l’installazione, tornare indietro e riavviare il telefono selezionando “Reboot system now”.
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