Chi possiede uno smartphone, conosce la sensazione che si prova ad uscire di casa ed accorgersi che il cellulare è scarico e sta per spegnersi sopratutto perchè la batteria risulta ancora “l’anello debole” degli smartphone.
Ricaricarlo richiede spesso diverso tempo, che di solito non abbiamo, anche se vi abbiamo elencato qualche giorno fa in un nostro articolo i 7 consigli per ricaricare in maniera più veloce che potrebbero aiutarvi.
Ora però una grande innovazione effettuata riguardo la ricarica è stata mostrata da una StartUp israeliana semi-sconosciuta chiamata StoreDot che ha lavorato a stretto contatto con esperti in nanotecnologie dell’università di Tel Aviv.
StoreDot è convinta appunto di aver trovato la soluzione definitiva al problema dell’autonomia dei dispositivi mobili.
Nel corso della Microsoft Think Next Conference di Tel Aviv la StartUp ha mostrato al mondo un nuovo modo super veloce di ricarica tramite un prototipo di caricabatterie abbinato ad una speciale batteria che consente di effettuare una ricarica completa del vostro smartphone in soli 30 secondi.
In rete StoreDot ha già pubblicato un video della prova alquanto esaltante, quasi irrealistica, mostrando come un classico Samsung Galaxy S4, con una specie di cover, può passare da scarico al 100% di carica in meno di 30 secondi.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=9DhJZAhjbcI]
Il “trucco” che ci sta dietro è l’utilizzo di particolari batterie formate da nanocristalli peptidi (nanodots) derivati da materiale bio-organico che consentono una ricarica rapidissima agendo come dei super condensatori ed allo stesso tempo si comportano come un elettrodo a litio garantendo un processo di scarica lento come una normale batteria.
Essendo formate tali batterie da materiali organici potrebbero essere presumibilmente commercializzate ad un prezzo abbastanza economico, che si aggirerebbe sui 30 dollari a pezzo.
Secondo gli ideatori di tale tecnologia, queste nuove batterie garantiranno oltre a cariche rapidissime anche migliaia di cicli di carica e scarica.
Ora però la mini società israeliana è alla ricerca di un investitore serio interessato all’idea sopratutto perché tale tecnologia è ancora in fase sperimentale e di prototipi visto che il caricabatteria utilizzato ha dimensioni ancora elevate.
Questa nuova soluzione quindi non arriverà mai sul mercato prima del 2017.
Ma siamo sicuri che sicuramente grande produttore è già interessato all’acquisto del brevetto, si parla già di una società asiatica; secondo voi questa nuova tecnologia potrebbe risanare il “gap” che hanno le batterie?
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