Molti potrebbero rimanere sorpresi dalla notizia diffusa da Forbes, eppure sembra proprio che sia così: il market share di HTC continua la sua discesa, attestandosi su un misero 2% e le previsioni per il prossimo anno sono tutt’altro che confortanti. Secondo gli analisti, il trend negativo proseguirà anche nei prossimi mesi con una ulteriore contrazione nella diffusione degli Smartphone HTC nel mercato mondiale.
Lascia basiti vedere come una società, che nel 2011 aveva un market share di quasi l’11% e che ha sempre lanciato prodotti belli, di carattere e di indubbia qualità, sia rimasta così indietro, nonostante gli sforzi per restare a galla.
All’inizio della crisi Peter Chou, CEO di HTC, si dimostrò molto fiducioso e per nulla preoccupato. In fondo, perché avrebbe dovuto dubitare delle sorti di un’azienda forte, che si era costruita un nome tanto apprezzato nell’ambiente.
Eppure l’inarrestabile ascesa di Samsung non lasciò spazio a nessuno, men che meno ai rivali di Taiwan.
Si arrivò al punto in cui un cambio di rotta era necessario e inevitabile, così all’inizio del 2013 HTC partorì il One M7. Questo Smartphone, frutto di accurate ricerche di mercato, doveva rappresentare l’ancora di salvezza per una nave che andava a fondo, e fu il primo di una lunga serie di device con una linea rinnovata e materiali metallici.
Il One fu in parte un successo, in quanto riscosse molti consensi e vinse numerosi premi, tuttavia non bastò a invertire la tendenza negativa. Seguirono allora una riformazione nell’organico dell’azienda e strategie pubblicitarie più aggressive.
Benché non siano mancati segnali incoraggianti negli ultimi mesi, i fatti dimostrano che neanche Robert Downey Jr e Paul Golden, ex direttore del marketing in Samsung, sono stati in grado di mettere una pezza sullo scafo che imbarca acqua.
Tuttavia la colpa di questa crisi non è tanto da imputare a scelte sbagliate fatte dall’azienda, quanto alla rapida scalata di nuovi e agguerritissimi produttori cinesi, armati di prodotti economici con schede tecniche al top, che attirano il grande pubblico.
Persino Samsung e Sony vedono lo loro quote di mercato drasticamente ridimensionate, per far spazio ad aziende come Xiaomi, Oppo, Lenovo, Huawei e Meizu. Dunque è scoppiata una vera guerra per accaparrarsi una buona fetta di acquirenti.
Gli unici che sembrano non risentire della concorrenza sono LG, che cavalca l’onda di un trend positivo cominciato con la stretta collaborazione con Google, e Apple, che con i suoi nuovi iPhone continua a stabilire record di vendite senza battute d’arresto.
La chiave per emergere è differenziarsi dal resto dei produttori. Che sia questa la ragione che ha spinto HTC a lanciare una versione del suo One M8 con a bordo Windows Phone? Rappresenta un tentativo disperato di proporre qualcosa di diverso dagli Android che sommergono il mercato?
Si spera che il recente lancio del Nexus 9 contribuisca a risollevare le sorti della compagnia di Taiwan, che si appresta a ritornare nel segmento tablet, con dispositivi di fascia alta.
Quale che sia la strategia di HTC, ci auguriamo che non faccia la fine di Nokia o Blackberry.
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