Batterie, questo continuo dilemma. Una volta il telefono cellulare serviva solo a telefonare, poi sono arrivati gli SMS. Allora nessuno si curava della durata della batteria, una settimana era il tempo minimo tra una ricarica e l’altra. Ricordo che mettevo in carica il Motorola V3X tutti i giovedì sera ed avevo sempre almeno un 10% di batteria residura.
Adesso, se sono fortunato, riesco a sopravvivere fino a sera. Nel weekend, quando uso meno il telefono, arrivo a fatica a due giorni. I produttori di smartphone si trovano di fronte ad un dilemma: i clientio vogliono telefoni sottili e leggeri, ma le batterie sono grosse e pesanti. Due sono le strade attualmente percorribili ma si escludono a vicenda: carica veloce o capacità.
Capacità
Produrre batterie con una maggiore capacità non è particolarmente complicato. Le batterie delle nostre auto forniscono una tensione ed una corrente molto più alta rispetto a quelle dei telefoni. Se la batteria dei nostri cellulari fosse grande come quella di una macchina, una carica ci durerebbe diverse settimane, addirittura mesi. Ovviamente le batterie delle macchine sono ingombranti, dannatamente pesanti e hanno dei tempi di ricarica molto lunghi. E non sarebbe comodo portarsi in giro un cellulare costruito attorno ad una batteria da auto.
La realtà è comunque la stessa, a capacità maggiori corrispondono dimensioni e pesi maggiori e con i produttori impegnati a ridurre dimensioni e peso, la batteria ne risulta irrimediabilmente svantaggiata e l’autonomia con essa. Non significa che nessuno stia facendo qualcosa per riolvere il problema, molti sono al lavoro su soluzione alternative, tuttavia appare chiaro come le batterie non riescano a tenere il passo con i nostri telefoni.
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Carica veloce
La seconda opzione percorribile è la carica veloce. Alcuni produttori hanno dotato i loro dispositivi di una porta USB3 che permette di utilizzare tensioni di carica superiori. Oppo, in particolare, nei suoi Find7 Find7a ha inclusouna tecnologia chiamata VOOC Fast Charging. Aggiungendo 2 pin in un connettore MicroUSB proprietario Oppo riesce a inviare una corrente di 4,5Ampere invece dei 2 tradizionali. Con questo particolare accorgimento OPPO garantisce di raggiungere il 75% (partendo da ZERO!) della carica in appena 30 minuti, mentre la ricarica completa ne richiederà altri 30 circa. Anche se a qualcuno potrà sembrare poco, è comunque molto di più di quello che si raggiunge normalmente.
Considerazioni finali
Quello che possiamo fare adesso, a presindere da velocità di carica e capacità, è dotarci di una base di ricarica wireless, se i nostri dispositivi lo consentono.
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IO, ad esempio, ne ho una sulla scrivania in ufficio e una a casa. Quando arrivo a lavoro appoggio il telefono sulla basetta e non ho bisogno di alimentatori e cavi. E a casa è la stessa cosa, tolgo il cellulare dalla tasca e lo metto sulla basetta. Quindi ho sempre il cellulare al 70-80%. Forse questo ridurrà la vita della batteria ma migliora la qualità della mia vita. E se vorrò acquistare uno smartwatch, opterò per un Moto360, dotato di carica induttiva, così lo metterò sulla basetta a fianco del mio nexus 5 e dormirò sonni tranquilli.
E voi, cosa preferireste? Batterie più capienti o che si caricano più velocemente? Fatecelo sapere.
Restate sintonizzati su EnjoyPhoneBlog, abbiamo altri argomenti da discutere con voi.
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