Abbiamo testato per voi lo Xiaomi Redmi 2 dispositivo dalle notevoli potenzialità della cinese Xiaomi, venduto in Europa a circa 160 euro. Si tratta di uno smartphone Android KitKat con UI proprietaria la MIUI adatta soprattutto agli amanti delle personalizzazioni più spinte, e a chi cerca un telefono di fascia medio-bassa con un occhio alla spesa.
Video-Recensione
Ergonomia, Costruzione e Accessori
Analizzando la confezione esterna dello Xiaomi Redmi 2, troviamo una scatola di cartone piuttosto semplice e accessori limitati al minimo indispensabile. Oltre all’alimentatore da parete -nel nostro caso senza adattatore alla presa italiana- troviamo il cavo USB-Micro USB e un brevissimo manuale solo in lingua cinese.
Nota positiva la qualità costruttiva e l’ergonomia che rendono questo dispositivo piuttosto valido. Il display non è troppo ingombrante e permette di mantenere saldo il telefono in un’unica mano e di poter accedere senza fatica a tutte le funzioni a schermo con il semplice uso del pollice.
Unico neo la plastica liscia della scocca, che rende il dispositivo poco confortevole al tatto e dopo un uso intenso potrebbe risultare scivoloso, per quanto la plastica non sia un materiale di qualità eccelsa, lo Xiaomi Redmi 2 è ben realizzato e da una sensazione di discreta solidità. Peccato invece per i tasti touch, situati sotto il display, che purtroppo non sono retroilluminati.
Specifiche Hardware
Le specifiche Hardware sono discrete se consideriamo la fascia di prezzo nella quale il dispositivo viene collocato, troviamo a muovere il sistema operativo Android un processore Qualcomm MSM8916 Snapdragon 410, quad-core da 1,2 GHz con supporto ai 64 bit, 8 GB di memoria interna espandibili tramite microSD, 1 GB di RAM. Sul lato connettività abbiamo il supporto Dual-SIM di cui solo una in modalità 3G/4G, Wi-Fi e GPS.
Sorprendente la qualità dello speaker audio e della fotocamera, il primo con una potenza notevole e una qualità di tutto rispetto che ha poco da invidiare a modelli più blasonati, la seconda fornita di 8MP con una qualità generale di buon livello, flash led e diverse impostazioni per migliorarne la resa.
Infine il display da 4,7″ pollici ha una risoluzione di 1280×720 pixel e densità di 312 ppi, realizzato con tecnologia IPS che permette una buona luminosità anche in presenza di forti fonti di luce. Unico difetto riscontrato è l’elevata alterazione dei colori, tendenti al giallo -niente che una buona calibrazione non possa sistemare- e l‘eccessiva riflessione della luce da parte del vetro esterno davvero fastidiosa in condizioni di forte luminosità diretta.
Ottima invece l’oleofobicità dello schermo che non trattiene minimamente le nostre impronte risultando sempre pulito e senza aloni.
La batteria da 2.200 mAh vi porterà tranquillamente a fine giornata. In stand by con un utilizzo minimo di messaggistica, Wi-Fi attivo e qualche foto il dispositivo è tranquillamente restato attivo per più di due giorni, negli altri casi una ricarica notturna basta per garantirvi diverse ore di autonomia intensa e comunque in una giornata tipo, con un utilizzo piuttosto elevato, il dispositivo non si è mai spento prima di arrivare alla carica serale.
Antutu Benchmark Score: 20.089
Software, Navigazione Web e Personalizzazione
Sul lato software troviamo il punto forte di Xiaomi Redmi 2, grazie alla sua MIUI proprietaria (versione testata 5.2.6) abbiamo accesso ad una personalizzazione e ad una quantità di impostazioni inimmaginabile su altri terminali Android. Il sistema è interamente tradotto in Italiano, il Play Store è ovviamente presente così che non sentirete minimamente la pressione di avere un firmware asiatico, nel caso non foste degli utenti esperti.
Il sistema si è rivelato fluido e reattivo nell’uso quotidiano, qualche lag di troppo si è fatta sentire invece mettendo sotto stress il terminale. Ottima invece la MIUI che permette di entrare a fondo nelle impostazioni di sistema, con una serie di chicche che tanto amano i più esperti.
Potrete infatti gestire in modo minuzioso ogni singolo processo di sistema dalle notifiche agli avvisi, potrete attivare una modalità di utilizzo a singola mano o personalizzare il comportamento dei tasti touch, insomma la MIUI è così ricca di impostazioni che molte le scoprirete solo dopo mesi di utilizzo e forse questo è il principale motivo per il quale mi sento di sconsigliare questo dispositivo a chi non è molto pratico di Android o utilizza lo smartphone principalmente per chiamate e messaggi.
Nota dolente il lato Web, la navigazione con il browser proprietario è piuttosto macchinosa e lo scroll delle pagine tende a frequenti lag e comandi errati, questo molto probabilmente non è imputabile all’hardware del telefono che risulta decisamente sufficiente, ma a modifiche software che speriamo vivamente vengano aggiornate.
Utilizzando Google Chrome come browser principale le cose migliorano e la fluidità pur non raggiungendo ancora i livelli di altri dispositivi si attesta su una sufficiente qualità generale.
Ottimo il lettore video, che legge davvero ogni formato esistente compresa la risoluzione full HD, idem per il lettore musicale che è davvero ben realizzato sia nell’interfaccia che nelle varie impostazioni a cui ci da accesso.
Fotocamera
Discorso a parte merita la fotocamera da 8MP con apertura da 2.2 che permette di scattare foto fino alla risoluzione di 3264 x 2448 pixel e di registrare video in Full HD a 30 fps. Accessoriata di flash Led, stabilizzatore digitale dell’immagine, autofocus, face-detection e smile-detection si è rivelata sempre all’altezza della situazione.
Le macro sono discrete anche se a volte la messa a fuoco è difficoltosa, mentre in condizioni di scarsa luminosità il Flash Led fa un egregio lavoro. Nota positiva la possibilità di attivare il filtro HDR che vi permette di avere immagini più definite e brillanti, impostazioni che non sempre ci sentiamo di consigliarvi in quanto rende l’immagine troppo artificiale e spesso sovra-satura. Nel complesso una delle migliori fotocamere accessibili in questa fascia di prezzo.
Vi rimandiamo alla galleria per le vostre considerazioni personali:
Commento e Voto Finale
Il dispositivo si è rivelato piuttosto valido, sotto molti aspetti e offre una personalizzazione e una capacità di modifica senza eguali, ottimo per l’utente più esperto non mi sento di consigliarlo a chi invece non ha l’anima “smanettona” in quanto le ROM di aggiornamento sono frequenti e senza un uso cosciente di Android potreste incappare in una perdita di fluidità evidente.
Lo Xiaomi è nel complesso un buon terminale Android low-cost con una durata elevata della batteria, una buona fotocamera ed uno speaker eccellente.
C’e’ però da fare una considerazione che vede il voto ribassarsi di qualche punto percentuale, in Cina infatti questo smartphone viene venduto ad un prezzo -convertito- di circa 80-90 euro, che renderebbe lo Xiaomi Redmi 2 decisamente appetibile risultando ben più dotato rispetto alla fascia di prezzo in cui viene collocato.
Purtroppo per noi, in Italia considerando iva, dazi, spese di spedizione, dogana e quant’altro lo Xiaomi Redmi 2 può arrivare a costare anche 150-160 euro. Un prezzo che pur essendo ancora ottimo non fa dello Xiaomi lo smartphone low-cost per eccellenza per cui era stato pensato in origine.
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