Xiaomi in un evento chiamato “Make in India” organizzato oggi nella città di Vizag (Visakhapatnam), all’interno dello stato indiano di Andhra Predesh nel sud dell’India, la casa cinese annuncia la propria voglia di espandersi all’interno del mercato indiano con la costruzione di una fabbrica per l’assemblaggio di device rivolto a tutto il territorio interno.
Si tratta della seconda unità di produzione della casa cinese fuori dal proprio territorio; la prima è in Brasile.
Ricordiamo che il Xiaomi Mi 4i è un esempio di quanto Xiaomi voglia far bene in questo territorio visto che tale device rappresenta, per l’appunto, un’esclusiva indiana.
Hugo Barra spiega che la ragione per cui è stata fatta una nuova unità di produzione e perchè in India, al momento, non esiste nessuna fabbrica per la costruzione dei “semiconduttori”, requisito fondamentale per la costruzione di chip di memoria, chip radio che sono i componenti essenziali di uno smartphone.
All’evento ovviamente non mancava il primo ministro di Stato che con grande entusiasmo accoglie l’ingresso di Xiaomi che porterà, ovviamente, nuovi posti di lavoro.
Xiaomi (Mi) rappresenta vitalità ed innovazione in India: investe in China e costruisce in India
Hugo Barra infine durante l’evento aggiunge:
Inizialmente gli smartphone prodotti presso l’unità di Visakhapatnam riusciranno a soddisfare la domanda indiana e la produzione supplementare rafforzerà anche gli altri mercati con l’esportazione di dispositivi. I piani sono di dare un modello instantaneo di produzione in modo da soddisfare subito la domanda con l’offerta.
La nuova unità produttiva indiana è stata “impostata” con la collaborazione diretta di Foxconn e ci sono voluti circa 6 mesi per configurarla ad accogliere il massimo della produttività.
Parole sono rivolte anche alla nuova partnership con Uber ed i propri servizi che daranno la possibilità di ordinare e acquistare alcuni device Xiaomi (al momento solo il Mi Note) direttamente dall’applicazione Uber con l’aggiunta del logo “Mi” in basso per accedere allo Store.
Il pagamento avverrà in pochi minuti, tramite carta di credito, e lo stesso giorno si riceverà a casa un nuovo e fiammante prodotto Xiaomi grazie all’enorme rete di driver che possiede il colosso Uber. Ci saranno delle vetture dedicate ed indicate, sulla mappa dello smartphone, con un’icona arancione che avranno tutta l’attrezzatura per la consegna dei nuovi smartphone.
Tale servizio con molta probabilità sarà implementato anche in tutto il continente indiano e Xiaomi in ogni caso annuncia una partnership diretta con Redington (famosa catena di distribuzione indiana) per rendere i suoi device a disposizione anche all’interno dei negozi fisici.
Parlando del numero di device Xiaomi venduti in India: si attestano a ben 2 milioni di unità nel 2015 con una crescita esponenziale calcolando che solo lo scorso anno sono stati venduti “solo” 1 milione.
Infine Xiaomi presenta il nuovo Xiaomi RedMi 2 Prime!
Un nuovo smartphone che passerà alla storia della casa per essere il primo terminale completamente “Made in India”, ossia interamente costruito all’interno del nuovo stabilimento indiano.
Ma vediamo le specifiche tecniche complete di questo device:
- Display LCD IPS da 5 pollici con una risoluzione HD (1280 x 720 pixel) e 321 ppi
- Processore Qualcomm Snapdragon 410 64-bit da 1.2 GHz
- 2 GB di RAM
- 16 GB di memoria interna espandibile
- Fotocamera posteriore da 8 megapixel con f/2.2 affiancato da un flashLED
- Fotocamera frontale da 2 megapixel
- Supporto Bluetooth 4.1
- Batteria da 2.200 mAh
- Supporto Dual SIM e connettività LTE
- Dimensioni di 134 x 67.2 x 9.4 mm
- Sistema operativo Android Lollipop 5.1 con MIUI V.6.6
Di solito Xiaomi ci ha sempre abituato ad una politica di mercato molto vantaggiosa per quanto riguarda i prezzi dei suoi smartphone ed anche questa volta il costo del nuovo Xiaomi RedMi 2 Prime è di soli 6.999 RBM (circa 100 euro) con una commercializzazione in tutto il territorio indiano.
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