“E’ rubare se è già stato rubato?”
“E’ rubare se è già stato rubato?”
Andrew Niccol, In Time (2011)
Qualche sera fa hanno passato in TV uno dei film di Andrew Niccol (regista di Gattaca – La porta dell’universo) in cui la merce di scambio in un futuro non troppo lontano era il tempo, si lavorava per “guadagnare tempo” e lo stesso veniva usato per effettuare gli acquisti di ogni giorno.
Non è tanto la visione dispotica della vita rappresentata nel film a cui vorrei far riferimento oggi, quanto alla modalità “contactless” con cui i protagonisti effettuavano le transazioni di pagamento dei beni.
Una rappresentazione del futuro non così lontana se pensiamo alle decine di carte di credito con logo paypass che girano nei nostri portafogli ma ancor più “futuristico” sarà usare questa tecnologia direttamente sui nostri smartphone. Da anni ormai la tecnologia NFC viene implementata nei terminali ma qui in Italia non è mai stata supportata adeguatamente dagli operatori telefonici al fine di portare questo rivoluzionario sistema di pagamento nelle nostre tasche.
Ma vediamo insieme come funziona e di cosa avremo bisogno per iniziare a utilizzarlo a partire dal prossimo 29 aprile. Inutile dire che i commercianti dovranno essere dotati dei nuovi POS con lettore NFC,i centri commerciali delle grandi catene come Mediamarket, Decathlon, McDonald e Ikea si sono già adeguati ma nelle piccole realtà è già difficile trovare un normale POS che funzioni figuriamoci uno con tecnologia contactless!
Sia nel caso di Tim che Vodafone sarà necessario per l’utente invece essere dotato di un terminale NFC (quasi tutti gli smartphone Android e Windows Phone ormai lo sono, Apple come sappiamo non utilizza tale tecnologia), delle applicazioni Tim e Vodafone Wallet prodotta e di una sim con tecnologia NFC incorporata. Il gestore rosso è partito già da un paio di mesi con una campagna che permette ai clienti di sostituire le vecchie sim con quelle di nuova generazione. Infine sarà necessario virtualizzare le proprie carte di credito/ricaricabili utilizzando il Tim Wallet o il Vodafone Wallet o le app del circuito bancario emissario della carta stessa.
Wallet permette i pagamenti fino a 25€ senza l’utilizzo di codici personali, per importi superiori sarà necessario digitare il PIN della propria carta.
Sul conto della tecnologia Near field comunications Telecom Italia non ha dubbi: secondo Cesare Sironi, Responsabile Innovation della società, “è alla base dell’ecosistema tra banche ed operatori mobili”. I numeri che caratterizzano il fenomeno dovrebbero dare ragione a questa visione, le stime dicono infatti che nel 2016 un utente mobile su due disporrà di un telefonino Nfc, i Pos abilitati a questa tecnologia saranno tra i 400mila e i 600mila e il 10% degli utenti di smartphone utilizzerà i servizi di mobile proximity payments.
Vorrei esprimere un giudizio personale su tale tecnologia (che personalmente trovo utile e straordinaria). Purtroppo i commercianti italiani non hanno mai spinto per adeguarsi a quanto viene fatto dalle controparti in giro per il mondo, io stesso sono stato protagonista di una vicenda spiacevole in un centro commerciale Mediaworld della mia zona. Circa 12 mesi fa infatti sono stati installati i nuovi POS con tecnologia NFC, essendo la mia carta di credito già abilitata all’uso di questo sistema, una sera mentre ero in cassa a pagare invece di inserire la carta l’ho appoggiata sul lettore per usare il sistema paypass e il pagamento è stato immediato. Non l’avessi mai fatto! La cassiera è stata colta da un attacco isterico, mi ha strappato la carta di mano e con gli scontrini è corsa via verso il suo responsabile. Dopo 15minuti di verifiche (forse hanno chiesto aiuto anche al mago Silvan per capire quale strano trucco avessi usato), è tornata dicendo che non mi sarei dovuto permettere più di truffarli in quel modo e che mi lasciavano andare solo perchè il totale dello scontrino era di circa 15€. Io mi sono girato in cerca della telecamera per la candid camera perchè non riuscivo a credere che in un negozio di elettronica non sapessero quanto fosse sicuro ed efficiente il pagamento contactless.
Purtroppo credo che ancora oggi in quello e in altri centri in cui sono presenti i POS NFC tale metodo di pagamento non venga utilizzato per paura e ignoranza quindi credo che anche le novità introdotte da Tim e Vodafone nonostante siano degne di lode verranno usate poco e solo in quelle aree geografiche in cui non si guarda alla carta di credito come a un mostro che voglia rubare i risparmi dei correntisti ma solo come a un metodo utile a limitare il furto di contante e soprattutto a ridurre l’evasione fiscale.
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