GOOGLE NOW VS SIRI VS CORTANA – QUANDO GOOGLE NOW PERDE, SIRI BALLA (E CORTANA NO?)
Se non avete letto la prima parte di questa recensione (e vi invitiamo a cliccare QUA per andare a leggerla), probabilmente non rimarrete spaesati se vi diremo che, nel confronto diretto, generalmente è Google Now a prevalere sui suoi concorrenti. Ma nessun prodotto umano è perfetto, e di conseguenza esiste anche una categoria dove Google Now dimostra di essere inferiore, e anche di molto, rispetto a Siri e Cortana: avere un’anima ed essere divertente.
Google Now è assolutamente il più utile dei tre, e generalmente raggiunge sempre l’obiettivo. Utilizzando una metafora, potremmo dire che Google Now sia come un collega d’ufficio, anzi, un noioso collega d’ufficio, che sa esattamente come comportarsi sul posto di lavoro, ma che non ha assolutamente idea di come divertirsi. E, se anche pensiamo alla politica aziendale di una compagnia come Google, ci sorprendiamo anche un po’ che quest’immagine, non proprio lusinghiera, possa essere attribuita ad una sua creatura (nella foto in basso potete notare un particolare degli uffici di YouTube).
Per essere più specifici, possiamo dire che Microsoft e Apple concordino sul fatto che, affinchè un assistente virtuale possa realmente assisterci, deve essere molto di più di un robot efficiente: un compagno, un amico che ci aiuti nella vita di ogni giorno. Per questo Cortana e Siri possiedono molta più personalità, di quanta non ne possieda Google Now. Per esempio: lo sapevate che Cortana può cantarvi una canzone, qualora glielo chiedeste? E, come detto in precedenza, Siri può imparare a pronunciare correttamente il vostro nome, e inoltre farvi gli auguri per il compleanno! Entrambi vi diranno che vi amano, se glielo chiederete, oppure vi racconteranno una barzelletta, qualora capissero (o gli facciate capire) che siete molto tristi. Nulla di tutto ciò potrà accadere con Google Now, che si limiterà ad una semplice ricerca sul web.
GOOGLE NOW VS SIRI VS CORTANA – VELOCITÀ
Eseguire una comparazione, sul piano della velocità, tra tre assistenti virtuali può risultare alquanto strano, perlomeno tanto quanto eseguirne una tra arance e carote: sono tutte e due arancioni, ma non sono completamente simili.
La differenza sta esattamente nel problema di cui parlavamo nel paragrafo precedente: Google, Apple e Microsoft hanno tre differenti modi di pensare – sviluppare – un assistente virtuale; Google Now ricerca la risposta più approfondita, mentre Cortana si accontenta della prima. Siri solitamente si posiziona nel mezzo, e si comporta o come Cortana, o come Google Now a seconda della domanda posta.
Tutti i test fanno capire che Google Now sia il più veloce, Siri si posiziona nel mezzo e Cortana per ultima. I risultati qui sotto rappresentano il tempo impiegato da un assistente a riconoscere la domanda e a rispondere alla stessa; come potete vedere, però, nel complesso le differenze sono piuttosto piccole.
Ora, tutti noi notiamo che Cortana si attesta nell’ultima posizione, e a riguardo possiamo dire due cose: la prima è che un po’ questo dato ci stupisce, poichè Microsoft, come già detto, possiede una grande esperienza in questo settore; ma, secondariamente, ricordiamo a tutti che Cortana si trova ancora in fase di BETA testing (e non per nulla è disponibile in aree geografiche assai limitate), per cui è probabile che i server di Microsoft non siano del tutto operativi ed ottimizzati per un serio confronto diretto. Diciamo dunque che ci aspettiamo dei miglioramenti a questi già soddisfacenti risultati.
GOOGLE NOW VS SIRI VS CORTANA – CONCLUSIONI E ASPETTATIVE
In generale, i test sono molto soddisfacenti, qualunque sia l’assistente virtuale che possediate. Ma c’è sempre da fare qualche distinzione.
Qualora siate delle persone dalla mentalità molto orientata ai fatti, che si interessano più alla rapidità e alla completezza di una risposta piuttosto che alla cordialità di chi quella risposta ti fornirà, allora Google Now è quello che fa per voi. Attualmente Google Now è veramente il miglior assistente virtuale in circolazione, semplicemente perchè è figlio del creatore del web, del più grande motore di ricerca che sia mai esistito. Di conseguenza, è anche logico capire perchè per Google Now sia così semplice andare a scovare sul web le informazioni giuste; inoltre, con l’avvento di Android Wear e la sua entrata nella vita di tutti i giorni, siamo sicuri che Google porterà il suo assistente virtuale oltre le sue attuali capacità.
Siri, invece, mentre nel complesso si possa definire inferiore a Google Now, a sua differenza ha un’anima, e trasmette una sorta di – seppur costruita – empatia, che ti spinge a provare nei suoi confronti un vago senso di amicizia, un esempio da imitare. Ma, mentre Google sta spingendo sull’acceleratore, sembra che Siri non sia più una priorità per Apple, e questo non può che rattristarci.
Parlando di personalità, non possiamo di certo dimenticare Cortana! dopotutto, può cantare! Ed è proprio questo piccolo particolare che ci fa capire dove Microsoft abbia intenzione di puntare nello sviluppo del suo assistente virtuale. Naturalmente Cortana ha ancora quella patina di “nuovo” che ci spinge all’entusiasmo, ma nel contempo vi rimarchiamo il concetto che Cortana è in fase BETA e… beh, se questa è solo la BETA, siamo davvero curiosi di scoprire il seguito.
Per concludere, possiamo solo fare un’ultima considerazione riguardo i nostri assistenti; esattamente per quanto riguarda l’attuale segmento dei dispositivi indossabili, gli assistenti virtuali sono ancora un “work in progress”: ognuno ha il cielo come limite. I cinici potrebbero dire che si trattano solo di motori di ricerca particolarmente intelligenti, ma è difficile discuterne, in questo momento. Diamine, ad ognuno il suo!
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