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Sirius: possibile rivale di Siri e Cortana

Oggi come oggi, gli assistenti vocali più evoluti e complessi stanno diventando un’icona rappresentativa del sistema operativo su cui l’assistente vocale viene eseguito e stanno diventando la quotidianità per gli utenti grazie ad una serie di funzioni che questi assistenti riescono a svolgere per soddisfare le più comuni richieste.

Nell’ambito dei sistemi operativi per smartphone, Google è rimasta parecchio indietro rispetto ad Apple e Windows che hanno già dei validi assistenti vocali. Mountain View propone Google Now come alternativa ma il concetto di assistente vocale è ben diverso da quello che offre la concorrenza attraverso sistemi più evoluti che andrebbero, però, a destreggiarsi con un progetto open source supportato da Google stessa ovvero Sirius.

Questo progetto, preso in considerazione anche da enti come DARPA e NSF, è già in grado di svolgere operazioni più complesse rispetto alla concorrenza che non ne sarebbe in grado. Ad esempio, Sirius è in grado di poter rispondere a domande inerenti a foto scattate dallo stesso smartphone in completa autonomia ma per il momento il suo funzionamento è assai limitato e confusionario per certi versi. Per adesso è possibile utilizzare Sirius solamente su Ubuntu e le sue funzionalità sono un miscuglio di servizi elaborati da diversi enti riuniti sotto una stessa entità. Il sistema di riconoscimento è affidato Sphinx della Carnegie Mellon University, unito a Caffe, una piattaforma open source di tipo neurale. Per la funzione delle immagini invece si affida a SURF, database open source di OpenCV, mentre per quanto riguarda la risposta alle domande, Sirius si affida a OpenEphyra, progetto di proprietà della stessa Carnegie Mellon.

Da come descritto, il progetto è interamente basato su enti di natura open source ed è inoltre possibile contribuire allo sviluppo di Sirius attraverso GitHub. Una futura implementazione di questo assistente vocale sulla piattaforma Android è ancora incerta ma di certo Google terrà occhio al progetto. Secondo voi, il progetto dovrebbe essere preso pienamente in considerazione da Google o dovrebbe credere ancora in Google Now? Fatecelo sapere nei commenti!

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