In questo articolo vogliamo tenervi informati sulle ultime novità riguardanti la richiesta del mega-risarcimento nei confronti di Wind, richiesto dall’associazione dei consumatori Codacons (Agcom) riguardo il disservizio della rete nel territorio italiano per tutta la giornata del 13 Giugno.
Se non vi siete ancora uniti alla causa e volete chiedere un rimborso; visto che è possibile ancora farlo, potete recarvi e seguire tutta la procedura al nostro precendente articolo a questo link.
Aggiornamento 26 Giugno
In questa giornata i legali della Codacons hanno richiesto un primo incontro con i dirigenti della Wind, dove la società telefonica non si è presentata all’appuntamento previsto.
I vertici della Wind hanno richiesto più tempo anche se la controparte è dubbiosa sull’effetiva veridicità ed è pronta ad intervenire penalmente contro la società italiana.
Aggiornamento 11 Luglio
Finalmente Wind-Infostrata ed Agcom si siedono dinanzi ad un tavolo per dibattere sul disservizio Wind di giovedì 13/06.
La società di Telefonia avanza una proposta di indenizzo all’Autorità Garante delle Comunicazioni che l’associazione rifiuta ritenedo i termini dell’accordo proposto inacettabili.
Nello specifico Wind Telecomunicazioni S.p.A ha proposto:
- per i possessori di schede ricaricabili, un bonus pari al 20% della ricarica effettuata (fino ad un massimo di 50 euro), spendibile in 30 giorni dal rilascio e con un criterio di priorità rispetto al credito prepagato;
- per gli utenti in abbonamento, invece, un indenizzo automatico di 2,50 euro;
- per i possessori di abbonamento post pagato (di rete mobile) 2,50 euro e 1 GB di traffico dati;
- per i possessori della SIM Business, 5 euro.
I legali dell’associazione dei consumatori hanno dimostrato forte disappunto e ritenuto inacettabili queste proposte ribadendo che:
“Wind dimostra di non tenere conto minimamente dei gravi danni dimostrabili subiti a causa dei loro problemi tecnici. I bonus così previsti, inoltre, non possono neppure essere definiti un “contentino” per chi è stato senza linea telefonica per molte ore e, a maggior ragione, in caso di abbonamenti business collegati ad attività lavorative.”
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