Per il 2015 la nota azienda sudcoreana, ottimizza le spese e punta non più all’estrema differenziazione dei prodotti ma ad una più attenta gestione e massimizzazione dei profitti. Il colosso sudcoreano è infatti famoso per proporre decine e decine di varianti di smartphone per coprire anche le nicchie di mercato meno richieste dal pubblico. Ma già dall’anno prossimo questo trend potrebbe cambiare.
La novità è stata annunciata dal Senior Vice President e Responsabile delle relazioni, Robert Yi Senior dopo un incontro con gli investitore al WJS:
Samsung ridurrà il numero di dispositivi presenti sul proprio listino durante l’anno prossimo, con una stima nell’ordine dei 25/30 punti percentuali. L’obiettivo è semplice da capire: cercare di ottimizzare le spese e ridurre il consistente calo nella crescita della società, producendo solo quegli smartphone che, di fatto, riescono a massimizzare i profitti.
Si tratterebbe di un cambio di strategia di mercato davvero notevole per Samsung, che fino ad oggi ha puntato su una line-up formata da molti smartphone divisi in numerose varianti e fasce di prezzo. Per citare qualche esempio: La serie mini, la serie Plus, la serie Young.
Avere il 30% di varianti di dispositivi in meno sul mercato, significa principalmente poter concentrare altrove gli sforzi sia dal punto di vista del marketing sia della ricerca e sviluppo sia soprattutto del supporto. Samsung potrà cosi dedicarsi ad una maggiore qualità dei modelli realizzati andando a massimizzare i profitti in quelle fasce di prezzo che davvero vendono bene.
Fra luglio e settembre scorso, la multinazionale sudcoreana ha registrato un utile netto di 4.22 miliardi di won (circa 3,2 miliardi di euro) in calo del 48,8%, con i profitti operativi in ribasso del 60% rispetto allo stesso periodo del 2013. La divisione di telecomunicazioni ha registrato una contrazione del 74%, la peggiore dal secondo trimestre del 2011. Le principali cause sono imputabili soprattutto ai prezzi più bassi degli smartphone attuali e ai minori volumi di vendita che già nel secondo trimestre avevano determinato una netta flessione dei profitti con percentuali che si aggiravano intorno al 20%. I profitti sono attualmente ancora in caduta libera a causa soprattutto dell’abbattimento del costo medio dei prodotti nella categoria telefonia.
Se pensiamo che pochi mesi fa Samsung ha lanciato un nuovo modello top di gamma per questa generazione attuale, chiamato Galaxy Alpha, con rifiniture di qualità maggiore e un’attenzione più curata a dettagli e qualità, è chiaro come la strategia aziendale stia cambiando. La società punta adesso su finiture “premium”, senza però disdegnare i dettami stilistici che la contraddistinguono da tempo, e che sono la gioia dei fans. L’obiettivo attuale è quello di aggirare la flessione negli utili dovuta principalmente all’ingresso dei produttori cinesi nei mercati occidentali.
Samsung punta quindi ad una maggior qualità piuttosto che ad un’elevata quantità di modelli, snellendo la line-up, ma anche proponendo qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza: il colosso punterà sulle cornici in alluminio e sugli schermi curvi, spingendo anche sul settore degli indossabili che attualmente va molto di moda. Secondo gli analisti, ridurre il numero di varianti di smartphone aiuterà a migliorare le catene di fornitura e a ridurre i costi di inventario, con la possibilità di condividere un maggior numero di componenti fra i diversi dispositivi in vendita, riducendone, pertanto, il prezzo sul costo unitario.
Samsung GearSecondo voi la nuova strategia è vincente? Preferite meno smartphone ma di qualità o più smartphone con caratteristiche diverse che vanno a riempire tutte le fasce di prezzo?
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