Fino all’avvento di Internet all’ordine del giorno c’erano musicassette, CD, radio e canali musicali sicuramente più “preparati” per soddisfare i bisogni degli amanti della musica. Già erano presenti i primi tentativi di “pirateria” (CD masterizzati, musicassette copiate o registrate dalla radio…) però era abbastanza a stretto raggio.
Con l’avvento di Internet e dell’iPod ci fu una vera e propria rivoluzione: se da un lato c’è stato il boom della pirateria, dall’altro iniziarono a prendere piede servizi per “combattere” la pirateria (lo store di iTunes per esempio…).
Nel frattempo anche YouTube si è popolata di brani musicali, prima grazie ad utenti “generosi”, poi le stesse case discografiche si sono messe in gioco creando i propri canali dove poter caricare i brani. Molti utenti ascoltano tutt’oggi musica su YouTube: poco tempo sprecato a cercare il brano, meno illegale di scaricare il brano per “vie traverse” e un ottimo sistema di riconoscimento dei “gusti personali” per poter ascoltare altri brani più o meno simili.
Negli ultimi 24 mesi c’è stato un ulteriore boom: lo sfruttamento di Internet sugli smartphone per la riproduzione di brani musicali (Spotify per citare il più famoso, per poi passare a Play Music ecc…) penalizzando lo stesso YouTube: infatti per poter ascoltare il brano da mobile bisogna tenere l’app aperta (o il “riquadrino” attivo) togliendo spazio ad altre attività sullo smartphone.
Ed ecco la soluzione: YouTube Music Key, ovvero il servizio online che permette di ascoltare illimitatamente, senza pubblicità e senza l’obbligo di tenere l’app aperta una vastissima gamma di brani, con la possibilità di “salvarli” per l’ascolto offline.
I punti salienti del servizio:
- È a pagamento (costa 9,99$ al mese, con la possibilità di un’iniziale trial gratuito di 30 giorni)
- Con i 9,99$ si avrà accesso anche a Google Play Music Key (il nuovo nome di Google Play Music All Access), coloro che sono già abbonati potrebbero godere del nuovo servizio non appena verrà rilasciato ufficialmente
- Aggiunte “20 milioni di tracce di alta qualità”
- La possibilità di sfruttare il motore di indicizzazione di YouTube per scoprire nuovi brani di proprio gradimento, basati sulle proprie preferenze
Google ha già comprato il domino YouTubeMusicKey.com, però i domini PlayMusicKey.com e GooglePlayMusicKey.com non sono ancora stati registrati (mentre scriviamo l’articolo), quindi potrebbero esserci ulteriori sviluppi.
Non sono noti molti dettagli (ad esempio come verranno gestite le case discografiche indipendenti), però sappiamo che è qualcosa di significativo e, nei prossimi mesi, sapremo se Spotify avrà trovato un degno rivale.
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