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Whatsapp fermo, ora Zuckerberg esulta e rilancia

Si parla davvero tanto in queste ore del blocco di Whatsapp in Brasile. Il team che si nasconde dietro la popolare applicazione, infatti, a conti fatti ha impedito alle autorità di svolgere delle indagini in nome della privacy che viene assicurata al proprio pubblico. Questione che per forza di cose si è accentuata nel corso delle ultime settimane dopo che Whatsapp ha deciso di sposare la causa della crittografia end to end.

Insomma, una questione molto delicata che ha portato al blocco di Whatsapp in Brasile per circa due giorni. Zuckerberg ha dapprima invitato tutti gli utenti a protestare, attraverso un apposito post pubblicato su Facebook, per poi esultare al momento dello sblocco. Contestualmente, però, è stata lanciata anche una petizione online affinché questo caso non si ripeta più in futuro, mentre Telegram ha registrato un milione di iscritti in poche ore.

Questo il contenuto del suo messaggio, che per forza di cose ha fatto molto rumore sul web nel corso delle ultime ore e che potrebbe aprire nuovi scenari per il mondo delle applicazioni di messaggistica istantanea:

“Negare il diritto di comunicare nel modo che si preferisce è molto pericoloso per una democrazia. Tu ed i tuoi amici potere aiutarci ad impedire che ciò succeda di nuovo […]. Whatsapp ora è di nuovo online in Brasile! Le vostre voci sono state ascoltate ancora una volta. Un grazie alla nostra comunità per aver contribuito a risolvere questa questione”.

In ogni caso, coloro che vogliono partecipare alla petizione che è stata lanciata online da Zuckerberg affinché non si verifichino nuovamente ulteriori casi di questo per Whatsapp, possono accedere subito al seguente link. Come andrà a fine questa battaglia che vede nuovamente la popolare applicazione nell’occhio del ciclone?

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