Non va a fuoco, precisiamo, ma letteralmente brucia al tatto. Tanto da mandare in protezione termica il sistema operativo.
Il tutto documentato in un video, che ritrae il nuovo top di gamma Sony alle prese con la prova di alcuni effetti della nuova app della fotocamera (operazione che letteralmente bloccava il vecchio Z2) e che ad un determinato momento, viene interrotta dal messaggio di Over-Heating causato dall’eccessiva temperatura sprigionata dal SoC.
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Il processore adoperato dal nuovo Sony Z3+ non è lo stesso SD810 che ci siamo abituati oramai a conoscere per le sue calde abitudini, e che ogni volta che lo scopriamo all’interno di un nuovo smartphone ci viene subito in mente “chissà quanto scalderà?“, ma è quella versione migliorata che doveva mettere fine ai problemi di surriscaldamento, il tutto trapelato dal codice sorgente del Sony Z3+ che rileva la nuova sigla caratteristica del nuovo SoC “MSM8994-v2.1” con quel v2.1 a voler far notare la revisione dell’architettura interna.
Lo stesso processore sarà impiegato anche nei nuovi Xiaomi Mi Note Pro, nel prossimo Moto X e anche da Microsoft per i top di gamma Lumia in uscita. Di certo se questa versione si comporterà come il suo predecessore non sarà una scelta felice da parte dei produttori che lo hanno inserito nei loro device. Qualcomm sta facendo l’impossibile per convincerci che tutto è sistemato, ma il video del Sony Z3+ che si blocca durante una prova della fotocamera non è certo incoraggiante.
Gli autori del video hanno evidenziato che tale problema può logicamente essere reputato alla natura del dispositivo in prova, non definitivo, e con Firmware ancora non del tutto ottimizzato. Resta certo il fatto che non è stato possibile effettuare più di 2 minuti di ripresa, con un effetto 3D applicato in live, da mandare in protezione per sovra-temperatura tutto il sistema, avvertendo l’utente che è stato negato l’accesso alle fotocamere per permettere alla temperatura di ritornare nei valori di utilizzo.
Tutto questo non fa alto che rovinare l’esperienza d’uso e le prestazioni in generale del SoC vengono inficiate dalla continua riduzione delle frequenze per contenere il calore emesso.
Speriamo quindi che con il Firmware definitivo e che con l’hardware destinato alla produzione, questi problemi vengano del tutto risolti e che restino solo parte della storia difficile dello Snapdragon 810.
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