Si, lo so, probabilmente negli anni ’70, ’80 e ’90 alla domanda: Come ti aspetti il 2015 ? Molti avrebbero pensato a viaggi spaziali, smartphone futuristici e jetpack per andare al lavoro.
In realtà ancora oggi, tutti noi a lavoro ci andiamo in auto, il jetpack viene usato solo nei film di 007 e gli indossabili Hi-Tech sono nati da poco più di un anno. Marte verrà esplorato nel lontano 2025 e Siri non ha ancora iniziato una guerra per l’estinzione dell’umanità (meglio non farle vedere Terminator).
Inoltre, a tutto questo dobbiamo aggiungere un periodo di “stallo tecnologico” dovuto alla batteria al litio che non è più in grado di gestire l’hardware moderno con una sufficiente capacità ed autonomia.
Se sicuramente la poca autonomia ha contribuito, sono anche molte altre le cause che non hanno reso l’indossabile hi-tech, cosi tanto appetibile per le masse. Quest’ultime infatti, hanno visto lo Smartwatch, più come un accessorio superfluo o di nicchia piuttosto che qualcosa di utile per la vita di tutti i giorni.
In questo – ormai quasi passato – 2015 l’innovazione a livello concettuale dell’orologio da polso è stata pressoché totale, e anche se molti hanno visto con titubanza questo nuovo prodotto il 2016 sarà sicuramente l’anno giusto per acquistare uno Smarwatch indossabile!
Il perchè del mezzo flop?
L’indossabile fino ad oggi si divideva in tre categorie ben distinte, c’era l’indossabile per lo sportivo, l’indossabile di tutti i giorni e l’indossabile che non era ne uno ne l’altra cosa.
Partendo dai primi, gli sportivi necessitano di qualcosa di comodo, impermeabile, duraturo e che permetta di registrare ogni parametro vitale ed ogni metro percorso cosi da valutarne poi l’effettiva capacità di allenamento.
Ecco che questo genere di indossabile è spesso privo di display per favorirne l’autonomia, è decisamente poco elegante, utilizza una scomoda fascia toracica per la misura del battito cardiaco ed infine solo nei modelli più costosi integra il GPS per il “tracking” del percorso.
Viceversa lo Smartwach “quotidiano” si fregia di un’eleganza superiore, un bel display e la possibilità di ricevere notifiche senza dover estrarre lo smartphone dalla tasca.
Salvo pochi modelli decisamente costosi però, la maggior parte non è cosi utile come ci sembra nel momento dell’acquisto, senza contare che l’autonomia dovuta a display luminosi e colorati è davvero bassissima, costringendo chiunque a ricaricare non solo lo smartphone quotidianamente, ma anche il proprio orologio. Decisamente scomodo!
Poi arriva Qualcomm con il proggetto Xprize:
Qualcomm dopo più di tre anni di lavoro, oltre 300 partecipanti in lizza e un budget da capogiro, ha avviato nel 2012 il progetto Tricoder Xprize di cui annuncerà il vincitore proprio questo 27 gennaio 2016.
Per chi non sapesse a cosa ci riferiamo, il Tricorder X-Prize è un concorso globale che segna una rivoluzione nel settore del digital health-care: l’innovazione e l’integrazione delle tecnologie diagnostiche alla base dello sviluppo di un dispositivo mobile incentrato sul consumatore (assimilabile al Tricorder medico di Star Trek per chi seguiva l’intramontabile serie).
Tale dispositivo oggi è in grado di diagnosticare 15 patologie mediche di comune affezione – come il diabete, l’anemia, l’ictus, l’apnea del sonno, l’aids, l’infarto – e di registrare parametri vitali come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.
Ci sono attualmente sette squadre finaliste in competizione per il premio finale, ma dato il recente successo sembra che la squadra Scanadu sia la favorita.
Scanadu ha accumulato capitale per oltre 1,6 milioni di dollari per il suo Scanadu Scout che promette in circa un minuto di ottenere letture precise di tutti i principali dati biometrici del nostro corpo, interfacciandosi poi con l’applicazione appositamente creata per il nostro smartphone sarà in grado di dirci se tutto è nella norma o se abbiamo bisogno di visitare un medico con urgenza.
La cosa interessante è che Scanadu non è un progetto avveniristico, ma c’e’ già un prototipo perfettamente funzionante e pronto per la distribuzione, manca solo l’obbiettivo più grande: ottenere la certificazione FDA che renderà non solo lo smartwatch utile per la persona ma anche “affidabile” a livello medico-sanitario.
Questo aprirebbe potenziali scenari sul mondo dell’indossabile permettendo di integrare queste e molte altre funzioni all’interno dei nuovi dispositivi sul mercato rendendoli di fatto finalmente utili ed intelligenti.
L’evoluzione sta arrivando?
Come se non bastasse, molti altre aziende hanno progettato la loro nuova evoluzione di Watch, non ci sono ancora dati ufficiali sul 2016 ma è logico aspettarsi un miglioramento consistente dagli smartwatch di seconda generazione. Con autonomie maggiori, una migliore fluidità e soprattutto tante nuove funzioni utili.
Già Samsung ha fatto notevoli passi avanti presentando il nuovo Samsung Gear S2 una versione rivista di Watch
Dispositivo che finalmente coniuga moltissime funzioni da sportivo con un design accattivante e sobrio.
Troviamo a bordo: la possibilità di leggere tutte le notifiche e messaggi email, comandi vocali, contapassi, conta calorie, battito cardiaco integrato, mappe e navigatore, meteo, news, lettore mp3, galleria immagini, Wi-Fi, Bluetooth ed NFC. Sicuramente un orologio completo anche se non eccelle in autonomia.
Molti altri competitor si faranno largo, con la loro versione rivista e migliorata di Watch. Quali il nuovo Xiaomi Mi Band 1S, l’Apple Watch 2, LG Watch Urbane 2, Fossil Q, Asus ZenWatch 2, Casio SmartWatch, Breitling B55 Connected etc…Che sicuramente punteranno ad innovare e trasformare quello che, fino a poco fa, era solo un bell’orologio Hi-Tech sfizio di pochi appassionati, in un dispositivo utile ed in alcuni casi indispensabile per la vita quotidiana di ognuno di noi.
La rivoluzione è in atto!
Come vedi il mondo dello smartwatch? Ne utilizzi attualmente uno? Non esitare a farci sapere la tua opinione nel box commenti qui sotto!
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