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Samsung e il prevedibile calo dei profitti

La notizia era nell’aria, diciamocelo chiaramente: la bolla di Samsung sta scoppiando. Dopo aver cavalcato trionfalmente l’onda con smartphone e tablet dall’innegabile successo ora il colosso coreano sta segnando il passo. Cerchiamo di capire quali possono essere le cause di questo crollo.

Samsung APartiamo con la prima considerazione: i conti di Samsung non sono in rosso, assolutamente, il profitto c’è ed è ancora molto importante. Parliamo di circa 4 miliardi di dollari di profitto nel Q3 2014, mica bruscolini. Però se li confrontiamo ai 9,6 miliardi dello scorso anno il calo c’è ed è parecchio significativo, siamo al 60% in meno.

Se da una parte la contrazione del mercato tablet (che abbiamo analizzato in questo articolo) ha influito pesantemente sul fatturato, dall’altra parte abbiamo la cronica mania di Samsung di sfornare prodotti nuovi ad ogni piè sospinto. Non parliamo solo dei top di gamma, che vengono presentati con cadenza ormai irritante, tanto da far deprezzare e svalutare uno smartphone dopo uno o due mesi dalla sua presentazione. E allora via con Galaxy Alpha con la scocca in metallo e design rivoluzionario, (ma dove, gli smartphone Samsung sono tutti uguali, rettangolari, col pulsantone al centro) Galaxy A3,  Galaxy A5 e Galaxy A7, Note 4 e Note 4 Edge. Ormai nemmeno Samsung riesce a tenere il conto dei modelli che presenta. Per non parlare delle versione Mini e Plus, delle vere e proprie prese per il culo per gli utilizzatori. Questa varietà di offerta si sta forse rivelando un’arma a doppio taglio per il colosso coreano? Se nella fascia entry level Samsung può contare sull’ignoranza (tecnologica ovviamente) dell’utente e crearsi quindi una fidelizzazione, nella fascia media e top il discorso cambia. Gli ultimi due modelli top, Galaxy S5 e Note 4 non hanno proposto significative innovazioni (al pari della concorrenza) ed era logico aspettarsi una contrazione delle vendite. Chi ha acquistato un S4 lo scorso anno non sente la necessità di dotarsi di un telefono leggermente più grande, leggermente più potente, con un paio di inutili funzioni in più. Soprattutto se questo significa dover sborsare un bel po’ di quattrini. Perchè dopo un anno, l’S4 sul mercato dell’usato vale la metà o anche meno rispetto a quanto pagato, visto che Ebay e simili sono zeppi di offerte supergarantite. E questo si ripete ogni anno, sistematicamente, quindi è fisiologico che l’utente finale decida di saltare una versione.

Mettiamoci poi il fatto che Samsung è famosa per la pesantezza delle sue interfacce farcite di sistemi più o meno stupidi di rilevamento sguardo, presenza, movimento. E per le memorie interne dei suo smartphone di fascia alta zeppe di bloatware. E per il design altamente innovativo.

Tirando le somme abbiamo questa situazione:

  • Terminali di fascia alta : gli utenti si tengono il modello precedente vista la pochezza delle innovazioni
  • Terminali di fascia bassa : gli utenti si tengono il loro modello base perchè è più che sufficiente per Whatsapp e Facebook (anche perchè non riescono ad installare altro, vista la pochezza della memoria interna)
  • Tablet : gli utenti si tengono il modello che hanno vista la pochezza delle innovazioni e il calo dell’entusiasmo iniziale

Totale: i profitti di Samsung calano. Continuate comunque a dormire sonni tranquilli, i geni al servizio del colosso coreano sono già al lavoro per sfornare un’altra vagonata di modelli per tutte le fasce, tasche età, sesso e religione.

State in campana, il Bastian Contrario è pronto a colpire ancora, magari stavolta in maniera più scherzosa.

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