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Qualcomm chiede aiuto a Samsung per la realizzazione di Snapdragon 820

Se lo scorso anno quando aprivamo un discorso inerente i processori a bordo degli smartphone ci veniva in mente solo Qualcomm ed i suoi potentissimi Snapdragon, nella realtà di oggi sono “sbocciati” moltissimi competitor e grandi rivali.

La causa è dovuta sopratutto all’enorme danno di immagine che ha ricevuto la società americana durante la produzione e l’assemblaggio dei suoi ultimi super-chip Snapdragon 810 che surriscaldavano qualsiasi device quando raggiungeva la “piena” frequenza di esercizio.

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Sul nuovo HTC One M9 addirittura, a causa del surriscaldamento anomalo – che trasformava di fatto il device in un tostapane – la società è corsa ai ripari diminuendo la frequenza di esercizio e quindi “stroppando” il processore che non garantisce più le prestazioni massime.

HTC-One-M9-Snapdragon-810

La probabile causa di tutto ciò, a detta degli esperti, è stato l’abbandono definitivo dei core Krait – punto all’occhiello di Qualcomm – per precipitarsi nelle nuove soluzioni Cortex (le stesse adottate da MediaTek) in grado di garantire il pieno supporto all’architettura a 64-bit, ormai quasi obbligatoria per tutti i device aggiornati ad Android Lollipop.

Qualcomm ha incassato un duro colpo da quando Samsung ha deciso di abbandonarla a favore dei propri SoC Exynos in-house – che offrono maggiori prestazioni e qualità e che troviamo a bordo del nuovo Galaxy S6 – e la casa americana ha dovuto “tagliare” rivedendo completamente i piani finanziari del 2015.

Ed in questo piccolo rallentamento di Qualcomm ne hanno approfittato moltissime società come MediaTek, la stessa Samsung ed Huawei con le soluzioni Kirin.

Sembra però che Qualcomm, nel corso del prossimo anno, voglia ripartire in grande stile riconquistano la leadership con il nuovo SoC Snapdragon 820 e, per lo sviluppo e la realizzazione ha chiesto aiuto nientemeno che a Samsung; infatti tali processori saranno per la prima volta realizzati interamente dalla casa sudcoreana all’interno dei propri impianti.

Ricordiamo che, Samsung è l’unica casa produttrice ad aver effettuato il passaggio al processo di produzione a 14 nm in confronto dei 20 nm di quasi tutti i competitor, che permettono di avere un basso consumo di energia durante il funzionamento di ogni singolo chip.

Questo rappresenta un enorme cambiamento nell’industria dei “micro” hardware e, come Apple con i suoi SoC A9, anche Qualcomm ha deciso di spostarsi completamente presso le strutture Samsung.

I dirigenti di Qualcomm sono convinti che con la società ed il nuovo Snapdragon 820 sarà un grande passo avanti in termini di prestazioni e consumi aumentando i guadagni e riducendo i processi di produzione.

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