Ieri sera Apple ha rilasciato ufficialmente il nuovissimo iOS 11 che porta con sé, come sempre, diversi miglioramenti ma anche un piccolo problema. Questo è compatibile dall’iPhone 5S fino al 7 Plus, con gli iPhone Mini 2 fino al 4, con l’iPad di quinta generazione, con gli iPad Air di prima e seconda generazione, con i vari modelli di iPad Pro e con l’iPod Touch di sesta generazione.
L’ultima release del sistema operativo targato Apple, che arriverà pre-installato sugli iPhone 8, 8 Plus e iPhone X, blocca il funzionamento di tutte quelle app che non girano nativamente a 64 bit. Sappiamo che il passaggio da 32 a 64 bit è avvenuto già da tantissimo tempo, in particolare con l’uscita dell’iPhone 5S a settembre 2013. Con iOS 11, quindi, le app più vecchie e non aggiornate non potranno funzionare.
iOS 11: tantissime app non potranno essere eseguite sulla nuova release del sistema operativo mobile
I software che non ottengono nessun aggiornamento dal 2015 sicuramente non riusciranno ad essere eseguiti sulla nuova versione di iOS. Per evitare spiacevoli sorprese, il colosso di Cupertino ha lanciato un’interessante tool che permette di sapere fin da subito quali software, installati su iPhone e iPad, non potranno più essere utilizzati. Attraverso le impostazioni, scegliete Generali e poi Info.
A questo punto accedete ad Applicazioni dove qui lo strumento di Apple elencherà tutti gli applicativi che potrebbero “rendere più lento l’iPhone”. Il tool specifica anche che, se le app in questione non venissero aggiornate, non sarebbero compatibili con le prossime release del sistema operativo mobile. Se però non vogliamo proprio perdere una determinata applicazione, Cupertino consiglia di contattare direttamente lo sviluppatore del suddetto software per dargli una “rinfrescata“.
Secondo un calcolo effettuato da Sensor Tower, ben 187.000 applicazioni dovrebbero scomparire in seguito all’arrivo di iOS 11. La maggior parte di questi software, inoltre, sono gratuiti. Lo sviluppatore di turno potrebbe non aver interesse ad aggiornare la sua applicazione ma cambierebbe idea nel caso ricevesse richieste da più utenti.
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