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Goolge I/O: Android L e tutte le novità presentate ieri

La giornata di ieri è stata caratterizzata dal Keynote con il quale Google ha presentato una quantità impressionante di novità tra le quali Android L. Vediamo di fare un riepilogo completo a mente fredda.

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Android L

Cominciamo con quella che era la novità più attesa dagli appassionati del robottino verde: la nuova versione di Android. Partiamo col dire che quella presentata ieri sera non è una versione destinata al pubblico, almeno non ora. Si tratta infatti di Android L Developer Preview, una piattaforma destinata agli sviluppatori e rilasciata in anticipo in modo da permettere ai produttori di contenuti di adeguare le loro applicazioni alla nuova interfaccia.

Android L è una piattaforma che porterà l’unificazione dell’interfaccia su tutti i dispositivi: smartphone, tablet, smartwatch, auto e TV.

La prima grande rivoluzione si chiama Material Design. Si tratta del nome assegnato da Google alle linee guida che dovranno essere utilizzate dagli sviluppatori per creare interfacce che risultino coerenti sulle varie piattaforme.  Quattro sono gli aspetti fondamentali da seguire: stile, animazioni, layout e “responsive”. Senza dilungarci troppo in aspetti tecnici, vi lasciamo il link alla documentazione ufficiale di Google, così da approfondire il discorso.

Vediamo invece quali sono state le novità che più interessano l’utilizzatore finale.

Cinque sono le novità di maggior interesse pensate da Google per migliorare le prestazioni. La prima riguarda il runtime, la parte di codice che si occupa dell’esecuzione delle app. Si passa dal vecchio Dalvik, che interpretava le app, al nuovo ART, Android RunTime, che compilerà al volo le applicazioni. Questo permetterà un sensibile aumento delle prestazioni ed una contestuale riduzione dei consumi.

Inoltre Android L supporterà in maniera nativa i processori a 64 bit per garantire una potenza di calcolo ancora maggiore. Sul fronte del risparmio energetico, oltre al cambio del runtime, Google ha introdotto Battery Saver e Job Scheduler. La prima funzionalità permetterà di allungare la durata della batteria intervenendo automaticamente su connettività e luminosità dello schermo.  La seconda permetterà di gestire funzionalità interne all’applicazione in base allo stato della batteria (ad esempio disattivando il GPS o il WiFi quando la batteria è quasi scarica).

Profondamente rivisto anche il sistema delle notifiche con due novità fondamentali. La prima riguarda la possibilità di avere le notifiche nella lockscreen, ordinate per importanza e che ci permetteranno di interagire con le notifiche senza sbloccare il terminale. La seconda, già portata alla luce la scorsa settimana dal team Cyanogen, si chiama Heads Up. Si tratta di una notifica flottante che comparirà in sovrimpressione, permettendoci, ad esempio, di rispondere ad una telefonata mentre stiamo giocando o leggendo un libro. Anche in questo caso potremo interagire con l’app che ha generato la notifica senza bisogno di uscire dall’app in uso.

Anche il multitasking è stato migliorato, ora nelle app recenti saranno presenti diverse schede anche per la stessa app, ad esempio più pagine aperte nel browser. Anche le impostazioni rapide risultano riviste dal punto di vista estetico, risultando integrate nel pannello delle notifiche sulla falsariga di quanto avviene nei terminali Samsung.

E da Samsung arriva anche una collaborazione per il nuovo sistema di sicurezza. Riprendendo quanto visto con Samsung Knox, sarà ora possibile eseguire applicazioni personali e di lavoro in ambienti separati. Le patch relative alla sicurezza saranno ora veicolate attraverso Google play Services e sarà possibile effettuare un hard reset del dispositivo in caso di furto o smarrimento, per evitare che i nostri dati personali finiscano in mano a qualcuno.

Anche la fotocamera riceve la sua parte di attenzioni, con nuove API che permetteranno la modalità Burst-Mode, la cattura in formato RAW e la possibilità di intervenire su numerosi parametri in fase di scatto.

Novità anche per il font Roboto, lo standard di Google che riceve un lifting che lo rende più in armonia con l’intera interfaccia. Potete trovarlo a questo indirizzo e dare un’occhiata al nuovo aspetto.

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Se possedete un Nexus 5 o un Nexus 7 2013 nella giornata di oggi, a questo indirizzo, potrete scaricare la Developer Preview e toccare con mano tutte le novità proposte da Big G con Android L. Ovviamente queste sono solo le principali novità presentate da Google con Android L, nei prossimi giorni testeremo a fondo la developer preview e vi forniremo ulteriori dettagli su questa nuova, fantastica versione di Android.

In ogni caso potrete gustarvi il wallpaper ufficiale di Android L, scaricabile da questo link, e il video ufficiale proposto da Google per promuovere la nuova release.

[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=d36cIFCJvQs]

Potrete seguire l’evoluzione di Android L dal sito ufficiale, intanto ripassiamo l’evoluzione di Android con questa simpatica infografica.

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Per chi sostiene che Google abbia preso spunto da iOS 8, vi preghiamo di guardare quando sono state introdotte le tastiere personalizzate (Android 1.5), il consumo di batteria di ogni applicazione (Android 2.3) e le notifiche interattive (Android 4.1).

Android Wear e nuovi smartwacth

Largamente preannunciati, sono finalmente arrivati i primi dispositivi con Android Wear a bordo, su Play Store è addirittura già possibile acquistare due dei nuovi modelli presentati: LG G Watch e Samsung Gear Live. Di entrambi i modelli  si conoscevano già dettagli e caratteristiche tecniche, tutte confermate. Confermata la possibilità di visualizzare le notifiche per tutte le app finora sviluppate, con la possibilità, grazie ad Android Wear, di interagire direttamente con le app appositamente sviluppate.

Sarà possibile installare app per Android Wear direttamente sullo smartwatch, senza necessità di uno store dedicato. Sarà possibile utilizzare lo smartwatch come ulteriore sistema di sicurezza, bloccando il telefono in caso risulti troppo lontano dall’orologio. Anche l’interfaccia di Android Wear risulta perfettamente in linea con le linee guida di Android L e permetterà interazioni anche con Android Auto e Android TV.

Anche in questo caso Google ha dedicato un sito al sistema operativo per i wearable, raggiungibile a questo indirizzo.

Veniamo ora a quelle che sono le novità sulle quali erano trapelate poche indiscrezioni e che vanno a completare l’ecosistema Android.

Android Auto

Si tratta del terzo step per portare Android a riempire completamente le nostre vite. La stessa interfaccia vista con Android L porterà nelle nostre auto una quantità enorme di informazioni: indicazioni sul traffico, promemoria, musica, video ed ovviamente navigazione. Il tutto coaudiuvato dai comandi vocali per non distrarci dalla guida. Sarà sufficiente collegare in nostro smartphone con un cavo USB per avere un accesso completo a contatti, musica e video presenti nel telefono, senza la necessità di duplicare le informazioni. Hanno aderito al progetto una trentina fra i più importanti produttori di auto al mondo, basti citare Fiat, Audi, Renault, Volkswagen, Ford per ricordare i più diffusi.

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Anche per Android Auto è presente un mini sito dedicato, a questo link, dove potrete avere maggiori informazioni ed aggiornamenti.

Android TV

Terminiamo con l’ultimo settore “colpito” dall’uragano Android L: la televisione. Dopo Chromecast, che permetteva agli utenti di riprodurre il contenuto dello smartphone su una TV dotata di ingresso HDMI, Google ci riprova, questa volta in maniera più radicale.

Per il momento avremo dei box esterni sul quale girerà una versione apposita di Android L, denominata appunto Android TV. Ma a breve i maggiori produttori integreranno questa soluzione direttamente nelle nuove proposte, permettendo una migliore ottimizzazione.

Sarà possibile guardare film, telefilm e i migliori video da app come Google Play, YouTube, Netflix e simili. Grazie a Google Cast potremo replicare i contenuti del telefono o tablet sulla TV in maniera semplice e veloce.

Android TV ci fornirà delle proposte personalizzate direttamente nella Home, facendoci risparmiare tempo. Ed anche in questo caso potremo utilizzare i comandi vocali per gestire il tutto.

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Come per tutte le novità di ieri, anche Android TV ha il suo sito, raggiungibile a questo link. Potete leggere il nostro articolo sul primo prodotto che supporterà Android TV così da farvi un’idea delle immense potenzialità della piattaforma.

Vi lasciamo con la versione integrale del keynote di ieri sera, per chi lo avesse perso o per chi volesse gustarselo con calma.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=wtLJPvx7-ys]

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