“This is the moment of mobile, and the smartphone”
Così inizia il Keynote più importante del Google I/O, dalle parole di Sundai Pichai che annuncia un pò di cifre per il mondo Android, con il Google I/O che viene visto – evento dedicato a tutti gli “Androidiani” – da ben 6 continenti con due milioni di persone collegate in live streaming.
L’amore per tutte le Google Apps e per il mondo Android è aumentato con ben 1 miliardo di utenti che stanno provando ad oggi il nostro ecosistema, sia Android, che Android Auto, Android Wear e Android TV.
Lo stesso Sundai introduce Android M Developer Edition!
Ed anche quest’anno, ad un anno esatto dallo scorso evento dove Big G aveva mostrato al pubblico la nuova versione del sistema operativo Android Lollipop 5.0, viene presentata una nuova release del proprio sistema operativo alzando “l’asticella” sempre più in alto.
L’interfaccia grafica, ovviamente, è stata mantenuta la medesima con un aspetto “evolutivo” del Material Design – piuttosto che “rivoluzionario” – migliorando molte funzionalità con dei piccoli aggiustamenti.
La prima novità riguarda la privacy e Google ha implementato in Android M delle impostazioni che permetteranno a tutti gli utenti di modificare, in modo molto diretto, tutti i permessi delle all’interno delle app riuscendo a captare immediatamente quali applicazioni – per il loro funzionamento – hanno bisogno di accedere a dati sensibili come informazioni del nostro account oppure la nostra galleria fotografica e molto altro.
Con questa nuova funzionalità avremo il controllo diretto di tutti i permessi negandoli e/o bloccandoli se necessario.
Per gli sviluppatori arriva una nuova “Chrome Experience” con la possibilità di personalizzare le pagine migliorando ovviamente l’esperienza d’uso con una facilità – mai vista prima – nell’aprire link correlati oppure tornare alla pagina principale. La visualizzazione browser delle migliori applicazioni – Pinterest e Facebook – sarà identica se non uguale a quella dell’applicazione ufficiale.
Ci sarà anche una nuova gestione delle azioni tipo copia/ incolla con il Toolbar Floating.
Non mancherà anche una migliore gestione dei suoni del vostro smartphone che – a gran richiesta visto il “pasticcio” di Android L – vengono modificati dal menù delle notifiche in modo da avere un controllo preciso e diretto su tutti i volumi del proprio smartphone.
Android Pay Ufficiale!
Già dallo scorso marzo Google aveva confermato di essere al lavoro per un nuovo sistema di pagamenti chiamato Android Pay ed ecco che tale sistema diventa realtà sul palco del Google I/O infatti viene annunciato Android Pay con le seguenti parole:
“Sarà estremamente semplice da usare, basterà sbloccare il telefono vicino il dispositivo di pagamento, senza aprire nessuna app”
Tale sistema è rivolto soprattutto agli sviluppatori di “grandi aziende” per permettere di integrare nelle proprie applicazioni sistemi di pagamento sicuri.
Android Pay è sicuramente la risposta diretta ai già conosciuti Apple Pay e Samsung Pay e rappresenta un’evoluzione – creata da zero – del già presente Google Wallet.
Integrazione con lo scanner di impronte digitali
La nuova versione di Android implementa “nativamente” lo scanner di impronte per permettere a tutti gli sviluppatori – in modo molto semplice – di integrare all’interno delle proprie applicazioni l’autenticazione tramite il sensore di impronte indipendentemente dalla marca del dispositivo o del modello di device.
Tale funzionalità andrà a stretto contatto con SmartLock ed il multi-utente che permetterà di dividere completamente le impostazioni del sensore tra tutti gli utenti che utilizzano il device in modo da limitare e/o proteggere file, documenti, foto, app e altro.
Android Pay potrà interfacciarsi sia con il nuovo sistema di rilevamento delle impronte digitali che anche al supporto NFC.
Supporto al nuovo standard di ricarica veloce USB Type C
Con Android M ci sarà un notevole risparmio di batteria perché il sistema – grazie a Doze – riuscirà a captare quando lo stiamo utilizzando andando in “dormiveglia” facendo lavorare pochissimo la componentistica hardware, questo grazie al sensore di rilevamento del movimento che capirà se il device è stato lasciato “fermo” per un periodo prolungato.
Tale feature viene rivolta in modo particolare ai tablet che anche in Stand-by hanno un alto consulo della batteria
Inoltre la ricarica sarà più veloce da 3 a 5 volte grazie al nuovo standard USB Standard Type-C che ne raddoppierà anche l’autonomia e permetterà, grazie a questo nuovo connettore, di ricaricare gli altri dispositivi.
Il rilascio ufficiale della prima versione di Android M dedicata agli sviluppatori è fissata verso la fine del 2015 con un’esclusività dei device Nexus – al momento solo Nexus 5, 6, 9 e Nexus Player – per poi arrivare nel corso delle settimane anche nei migliori smartphone e tablet delle case produttrici. Inoltre da oggi sarà possibile scaricare una versione “demo” quindi resta collegato con noi per scoprire l’arrivo ufficiale!
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