Doogee mi ha incuriosito per l’audacia con la quale si è voluta distinguere in ambito di design e costruzione di alcuni suoi prodotti.
Si è discostata dalla mediocrità che compone l’80% dei produttori cinesi (lasciando da parte i pilastri principali) dando fondo alla creatività e alla sperimentazione.
Con il già conosciuto F3 ci ha viziati con alluminio, vetro e legno, ben armonizzati tra loro e in questo articolo vi proponiamo la recensione della sua versione evoluta: Doogee F3 Pro.
Cosa distingue un F3 Pro dalla versione standard? Innanzitutto la risoluzione dello schermo, che arriva al Full HD, con i suoi 1080 x 1920 pixel che, su 5 pollici di diagonale, continuano a restituire un’ottima sensazione visiva. La seconda caratteristica (oltre al prezzo logicamente) è la dotazione di memoria RAM aumentata a 3 GB.
Video recensione
Unboxing
A prima vista, la scatola del Doogee F3 Pro può veramente spiazzare l’acquirente. Sembra di comprare una vecchia radiolina anni 90, quella in scatola di cartone riciclato.
E per fortuna appena si solleva la scatola, il peso importante del DooGee ne sfata l’errata impressione. Dentro la scatola troviamo infatti, oltre allo Smartphone, un’assortita dotazione, tra cui il caricabatteria da 1 Amp, il cavetto USB/micro USB, la cover in TPU trasparente, una seconda pellicola per lo schermo (la prima è già pre-applicata dalla fabbrica) e, in un piccolo sacchetto, troviamo anche la spilla per aprire il carrello delle SIM e un adattatore nanoSIM-microSIM.
Per questi accessori ci sono alcune cose da precisare. Innanzitutto nonostante sul sito della DooGee venga riportata la caratteristica di ricarica rapida, il caricabatteria in dotazione non la supporta, costringendovi alla ricerca di un rarissimo caricabatteria rapido capace di supportare la tecnologia Mediatek.
La cover, oltre a colmare nella fotocamera la differenza di spessore dovuta alla lente, permette una perfetta protezione del pannello posteriore, nel nostro caso in vetro, ma tralascia i bordi laterali esponendo la superficie anodizzata degli stessi a facili graffi.
Design e Materiali
Il DooGee F3 Pro, come abbiamo già accennato, è costruito con materiali molto buoni. Il telaio è costituito da una micro fusione in alluminio, finemente rifinita tramite frese a controllo numerico che gli conferiscono una notevole eleganza.
Il bordo infatti presenta un doppio motivo tondo/squadrato che ricorda molto quello già visto su alcuni modelli più blasonati, mentre l’estremo spigolo fresato a specchio dona un tocco di luce alla cornice.
Lo schermo è protetto da un vetro Gorilla Glass 3 con lavorazione 2.5D e cioè con i bordi arrotondati e montato in modo da apprezzarne lo spessore. La superficie è stata lavorata con uno speciale trattamento oleofobico, ma l’applicazione della pellicola di protezione ne vanifica l’efficacia.
Il display è stato direttamente laminato sul vetro (tecnologia oneglass) conferendo una qualità elevata nella riproduzione realistica dell’interfaccia. Sempre sulla parte frontale sono presenti la fotocamera e il sensore di prossimità oltre alla capsula auricolare.
In basso i tasti capacitivi di navigazione non sono retroilluminati. Led mancanti ai quali si aggiunge quello di notifica, che è sempre molto apprezzato. Peccato.
Il retro del dispositivo è dominato (oltre che dagli adesivi delle certificazioni e dei codici del device) dal pannello in vetro nero con i bordi raccordati perfettamente alla cornice. Oltre che con questa finitura è possibile averlo anche in bambù oppure in un legno più scuro, simile al mogano. Doogee sottolinea come queste finiture speciali siano frutto di una accurata selezione e lavorazione delle materie lignee.
Nell’angolo in alto a sinistra della cornice è incastonata la fotocamera principale leggermente sporgente, con una lavorazione veramente pregevole dell’alluminio. Questa sporgenza come abbiamo già detto è annullata dall’installazione della cover in dotazione.
Un difetto, a cui la cover avrebbe potuto rimediare con un piccolo spessore (ma non lo fa), è il foro dell’altoparlante di sistema, eseguito a filo scocca nell’angolo in basso a destra del pannello in vetro posteriore. E’ facilissimo da coprire e quindi limitare (di molto) anche solo appoggiando il dispositivo.
Hardware
Sotto il vetro troviamo una piattaforma Mediatek a 64bit MT6753 composta da una CPU a 8 core Cortex A53 a 1,3GHz e una GPU a 3 core Mali-T720 MP3. Il tutto si avvale di ben 3 GB di RAM e di una memoria di storage interna di ben 16GB espandibili tramite MicroSD (rinunciando ad una SIM).
Lo schermo da 5 pollici è un IPS Full HD da 1080×1920 pixel dotato di un’ottima retroilluminazione e di colori abbastanza precisi. Grazie alla tecnologia IPS ha angoli di visuale molto ampi che ne garantiscono l’utilizzo nella totalità delle condizioni normali. Il touch screen riconosce fino a 5 tocchi.
Le connessioni sono affidate ad un modem 4G dual SIM dual standby, con commutazione della linea dati a caldo tra le due linee. Il tutto come sempre gestito dal firmware Mediatek, molto evoluto e ricco di funzioni.
Il WIFI è completo della banda a 5GHz e del protocollo AC, mentre il bluetooth è 4.0. Il sistema di geo localizzazione è affidato ad un ricevitore GPS e AGPS.
Tra le varie funzioni è da segnalare la presenza della radio FM e del nuovo HOTKNOT di Mediatek, una alternativa economica al NFC che è compatibile solo tra dispositivi predisposti e dotati di un pannello touch-screen, che rappresenta uno degli elementi chiave della catena di comunicazione.
Fotocamere
La fotocamera posteriore è una Samsung S5K3M2 da 13 megapixel (con possibilità di interpolazione software fino a 16 megapixel) e dotata di doppio flash led bitonale. È caratterizzata dalla presenza di un autofocus molto veloce basato sulla tecnologia di rilevamento di fase.
Buoni gli scatti in condizioni di luce ottimale e anche al buio il flash illumina correttamente la scena. Ma in presenza di soggetti scuri, colpiti da forti luci traverse, possono generarsi macchie causate da riflessi interni alle lenti. Come se fossero sporche o appannate. Ma la qualità sommaria è veramente alta per la fascia di prezzo alla quale fa riferimento.
La fotocamera frontale è una anonima 5 megapixel (interpolata a 8 megapixel), capace di restituire scatti selfie senza troppe pretese ma caratterizzati da un angolo di ripresa di ben 78°.
Prestazioni & AnTuTu
Il Doogee F3 Pro è un dispositivo compatto ma capace di prestazioni molto alte, anche se con qualche piccolo problema di gestione dei processi in background. Il tutto spero sia risolvibile tramite i futuri aggiornamenti firmware.
I benchmark fanno segnare punteggi non molto alti, nell’ordine dei 32.000 punti in AnTuTu e si posiziona alla base delle classifiche, lontano dai mostri di potenza top di gamma.
Ma i numeri tirati fuori dai benchmark possono essere molto fuorvianti. Il piccolo SoC Mediatek ha molta potenza latente, pronta all’uso. Durante il test ho potuto notare come gli 8 core siano utilizzati insieme solo in caso di gioco o di formati video pesanti, scaldando copiosamente, soprattutto in prossimità delle cornici in alluminio.
Per le altre operazioni, 4 degli 8 core, tendono a rimanere sempre spenti per risparmiare batteria. Per quanto riguarda le codifiche video supportate, vi riporto di seguito i risultati ottenuti con AnTuTu video tester:
Completamente supportati:
3GP (aac + avc)
AVI (mp3 + avc)
AVI (mp3 + mpeg-4)
FLV (mp3 + sorenson)
MKV (acc + hevc)
MKV (mp3 + avc)
MOV (aac + avc)
MP4 (aac + avc)
MP4 (aac + mpeg-4)
MP4 (he-aac + mpeg-4)
MP4 (mp3 + avc)
WEBM (vorbis + vp8)
WEBM (vorbis + vp8) hardware
Parzialmente supportati:
MKV (acc + hevc) 2K, nessuna immagine
MKV (acc + hevc) 4K, nessuna immagine
AVI (ac-3 + avc), nessun audio
MKV (aac-main + avc), nessun audio
MKV (ac-3 + avc), nessun audio
MKV (ac-3 + mpeg-4), nessun audio
MKV (dts + avc), nessun audio
MKV (flac + avc), nessun audio
TS (ac-3 + avc), nessun audio
MKV (ac-3 + avc) 2K, nessun audio
MKV (ac-3 + avc) 4K, nessun audio
MP4 (aac + avc) Hardware, non fluido
MP4 (aac + mpeg-4) Hardware, non fluido
Non supportati:
MPG (mpeg-1 layer II + mpeg-2)
RMVB (cooker + RealVideo 4)
WMV (wmav2 + wmv3)
WMV (wmav2 + wmv2)
L’interfaccia del sistema operativo è leggermente personalizzata da Doogee, con un nuovo tema e icone personalizzate. Grazie all’octa core, tutto gira fluido e privo di incertezze.
Nessun problema per quanto riguarda la parte telefonica e la ricezione del segnale che è sempre ottima nei dispositivi Mediatek.
I problemi nascono lasciando il dispositivo in stand-by. Una policy troppo aggressiva di risparmio energetico porta al congelamento di tutte le applicazioni in background, bloccandone aggiornamento e notifiche.
Questo però non avviene con una precisa regola. Ho notato inoltre che svuotando completamente la lista di applicazioni recenti (tipica di Android Lollipop), le applicazioni non vengono semplicemente scaricate dalla cache attiva ma completamente terminate.
Se tra queste erano presenti applicazioni di messaggistica dovrete ricordarvi di riaprirle oppure non riceverete più messaggi. Tutto questo è logicamente mirato ad aumentare un’autonomia in standby del Doogee F3 Pro, che però soffre maggiormente in caso di utilizzo pesante.
Batteria, autonomia e ricarica
Il Doogee F3 Pro è dotato di una batteria da 2200 mAh, nulla di estremo, che affiancato al SoC Mediatek offre periodi di autonomia strettamente legati alla tipologia di uso quotidiano.
Data la rapidità con la quale la percentuale di carica scende durante sessioni di gioco o video (YouTube e Facebook compresi), è consigliabile pianificare bene dove e quando ricaricare il dispositivo, almeno una volta durante il giorno, per evitare di rimanere con il dispositivo spento prima di rientrare a casa.
Se invece non si avesse la possibilità di ricaricare, il mio consiglio è quello fruire il minimo indispensabile delle applicazioni energivore e il Doogee F3 Pro garantirà una autonomia in stand-by più che sufficiente a raggiungere sera.
Questo è facilmente intuibile analizzando i 3 screenshot che riporto di seguito e che rappresentano 3 diverse giornate di utilizzo. Come potete vedere sono molto variabili in relazione all’utilizzo.
La funzione di risparmio energetico entrerà in funzione sempre al varco del 10% di carica residua. Se la si volesse escludere, si dovrà disattivare la gestione energetica completa, con conseguente aumento dei consumi in stand-by.
Uno dei problemi che potrete incontrare è dovuto alla particolare conformazione del connettore micro USB del Doogee F3 Pro. Solitamente, una volta eseguito l’unboxing di questi sample, riponiamo i cavi USB originali nella scatola e continuiamo a utilizzare quelli che ci girano per casa, sia per evitare di perderli e rovinarli, sia per il fatto che di certo non si riescono mai a riporre come la fabbrica li fornisce.
Ma con il Doogee F3 questo non è stato possibile. Lo spinotto micro USB originale è più lungo della norma, e questo non è un caso. Sarà infatti impossibile collegare un cavo standard alla presa presente sul dispositivo perché troppo corto per raggiungere le connessioni elettriche interne. Un bel problema che ci limiterà ad utilizzare solo ed esclusivamente cavi microUSB dotati di connettori lunghi (negli store cinesi se ne trovano spesso).
Inoltre nonostante nel sito Doogee sia ben evidenziata la caratteristica proprietaria di Fast Charge, questa funzione pare non sia compatibile con il caricabatterie in dotazione (da 1A con spina europea) e nemmeno con quelli rapidi tipicamente in commercio. Una ricarica completa (partendo dal 7%) necessita di ben 2 ore e 15 minuti, lasciando il dispositivo in stand-by. Logicamente se nel frattempo si giocasse o si navigasse su internet, questo tempo potrebbe aumentare di molto.
Conclusioni
Tenendo conto della fascia di prezzo, del pregio dei materiali utilizzati e della qualità generale, sia di fotocamere che di display, non posso bocciare pienamente questo dispositivo.
Doogee sta cercando di imporsi in un mercato veramente difficile e di certo sa come farsi notare. Non a caso è da molto che questo dispositivo era tra quelli da testare, appunto perché già a scatola chiusa incuriosisce molto. Dopo questa prova possiamo attestare come di certo il Doogee F3 Pro sia un prodotto apprezzabile ma non privo di difetti come ogni prodotto giovane sfornato da una altrettanto giovane azienda.
Al prezzo di circa 150 euro è quindi necessario tenere conto di questi piccoli difetti e valutarne la sopportabilità, altrimenti il mercato è pieno di ottimi concorrenti.
Pro
- Design made in HongKong molto ricercato
- Materiali pregiati
- Ottimo display
- Ottime fotocamere
- Prezzo
Contro
- Peso sostenuto
- Connettore micro USB non standard
- Ricarica rapida non funzionale
- Autonomia ridotta
- Altoparlante posteriore facilmente limitabile
- Tasti di navigazione capacitivi non retroilluminati
- Mancanza di un led di notifica
- Durante la navigazione WEB o il Gaming, il dispositivo raggiunge temperature fastidiose
- Bordo in alluminio con finitura anodizzata poco resistente ai graffi
- Prestazioni single core basse.
- Applicazioni spesso congelate e conseguente stop delle notifiche
- Sistema Lollipop a 32Bit
- Slot microSD condiviso con la seconda SIM
- Fotocamera con messa a fuoco spesso insicura (ma velocissima)
Scheda Tecnica
[sc:scheda-tecnica display=”5’, IPS, 1080 x 1920 ” processore=”MediaTek MT6753 Octacore ARM Cortex-A53, 1.3GHz” gpu=”ARM Mali-T720 MP3″ ram=”3 GB” fotocamera_posteriore=”13 MP Samsung S5K3M2″ fotocamera_anteriore=”5 MP” memoria_interna=”16 GB” batteria=”2200 mAh” dual_sim=”si” supporto_a=”4G” sistema_operativo=”Android Lollipop 5.1″ dimensioni=”69.5 x 143 x 6.8 mm” peso=”170 g” altro=”Radio FM, WiFi dua band AC, BT 4,0, HotKnot, offscreen Gesture, scocca in allumio e vetro. ” ]
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