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Apple e Google, la sfida infinita.. ripercorriamo i momenti migliori

Apple o Google? iOS o Android? una sorta di guerra dei mondi, per alcuni quasi come il bene e il male, una storia come altri grandi marchi nel passato, come la Coca Cola o la Pepsi, o rivalità sportive come quelle che riguardarono l’Italia del pallone nel mondiale del 98 tra Baggio e Del Piero, che spaccò l’Italia letteralmente in due.

Ebbene, il popolo dei tech-fan è da sempre diviso tra queste due grandi aziende Americane, che dal 2008 hanno cominciato la loro sfida, a volte senza esclusione di colpi, in un mondo che sembra sempre più aver bisogno di loro nella corsa al futuro.

Infatti le due rivali hanno allargato il campo della sfida, cominciato nel mercato della telefonia e che vede la prima mossa sferrata da Apple nel lontano 2007, esattamente il 9 gennaio, con la presentazione del suo primo iPhone.

apple vs android

Il telefono, eletto dal Time invenzione dell’anno per il 2007, a suo modo sbalordì il mondo, il suo creatore Steve Jobs, quel giorno teneva in mano il device che avrebbe rivoluzionato il mercato della telefonia per sempre.

Alcune persone cominciarono la fila davanti ai vari Apple store addirittura 5 giorni prima dell’effettiva commercializzazione, nel Settembre dello stesso anno, la società di Cupertino comunicò d’aver venduto il milionesimo esemplare di iPhone.

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Nel frattempo qualcosa si muoveva in quel di Google, il 5 novembre del 2007 infatti, la contromossa fu la presentazione dell’ormai famoso robottino verde dalla neonata OHA (Open Handset Alliance), un consorzio di aziende del settore Hi Tech che includeva Google, produttori di smartphone come HTC e Samsung, operatori di telefonia mobile come Sprint Nextel e T-Mobile, e produttori di microprocessori come Qualcomm e Texas Instruments Incorporated; l’obbiettivo era chiaro, cercare in tutti i modi di contrastare la crescita della casa della mela e scalare le classifiche di vendita.

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Una mossa che si rivelerà vincente per Google, considerando i grandi marchi che l’affiancavano, uno tra tutti Samsung che con la serie Galaxy, cominciò a dare parecchio filo da torcere ad Apple, anche se non fu il primo smartphone a montare Android, l’onore toccò infatti ad HTC con il suo T-Mobile G1,noto in Italia come HTC Dream.

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La cosa chiaramente non andò giù ad Apple e tantomeno a Steve Jobs, la casa di Cupertino infatti cominciò una battaglia legale contro Samsung, culminata nel 2012 con un risarcimento da un miliardo di dollari, e se da un lato Apple dichiarava di vendere i propri prodotti per soddisfare i clienti e non per venir spudoratamente copiata, Samsung ribatteva che era un peccato che il diritto brevettuale, potesse essere manipolato per garantire a un’azienda il monopolio su una forma, come un rettangolo dagli angoli arrotondati o su tecnologie che sono migliorate da Samsung e da altre aziende giorno dopo giorno.

Ma Apple non era solo iPhone, infatti il 27 gennaio 2010 Steve Jobs mostrò per la prima volta al mondo il suo iPad, definendola la cosa migliore che abbia mai fatto, l’iPad si presentava con uno schermo multi-touch da 9,7 pollici, retroilluminazione a LED, ed era in grado di riprodurre contenuti multimediali, e con la possibilità di accedere ad internet.

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la risposta da parte di Google arrivò un anno più tardi, con la presentazione della sua nuova versione di Android pensata esclusivamente per il mercato dei tablet, ovvero “Honeycomb 3.0” e successivamente con la presentazione del Nexus 7, prodotto da Asus che montava un display appunto da 7” con una risoluzione HD, ma sopratutto un rapporto qualità prezzo ottimo e caratteristiche che ancora oggi ne permettono un buon utilizzo, in fondo la vera forza di Google è sempre stata quella di rendere la tecnologia alla portata di tutti, con prezzi decisamente inferiori alla concorrenza, senza rinunciare alla qualità.

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Il 5 ottobre 2011, purtroppo verrà a mancare colui che aveva reso Apple “magica” ovvero Steve Jobs, morto a causa di una recrudescenza del carcinoma con conseguente arresto respiratorio, la notizia sconvolse il mondo tranne forse Richard Stallman che affermò «nessuno merita di dover morire […] ma tutti ci meritiamo la fine dell’influenza maligna di Jobs sul computing» e ha definito Jobs «il pioniere del computer inteso come prigione tranquilla, progettato per separare gli stolti dalla propria libertà».
Il timone fu affidato a Tim Cook che tuttora è a capo dell’azienda.

Ma la sfida va avanti e Google comincia anche lei a tirare conigli dal cilindro come i Google Glass, che non sono altro che gli occhiali del futuro, che permettono d’avere informazioni aggiuntive sulla realtà che ci circonda, grazie appunto alla realtà aumentata e ad una lente che spara le immagini nell’occhio come se ci trovassimo davanti ad uno schermo di 25”, un progetto molto ambizioso per Google che però continua a tardare la produzione di massa.

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Apple da parte sua continua nel migliorare la sua integrazione tra i vari dispositivi della mela, presentando Handoff, che facilita la comunicazione tra i sistemi iOs e i Mac, rendendo sempre più semplice e completo il suo ecosistema; sarà possibile cominciare molte operazioni dal proprio iPhone e continuare sul Mac per esempio.

Nel corso dell’ultimo anno, Apple e Google hanno spostato  l’interesse verso il mercato delle automobili con i rispettivi Car Play di Apple e Android Auto per Google, tutte e due le piattaforme si connettono ad un piccolo display dell’auto fornendo informazioni sulla guida e non solo, infatti si potranno mandare messaggi vocali, rispondere al telefono ed ascoltare le proprie play list musicali, un’idea piaciuta alle grandi case automobilistiche e che presto ci accorgeremo di non poterne fare a meno.

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Il duello è molto equilibrato, e se da una parte Apple riesce a registrare tutt’ora migliori profitti, grazie anche ad uno Store dalle uova d’oro e alla ricercatezza dei propri prodotti, Google con Android e grazie alla sua adozione da parte di quasi tutti i produttori di Smartphone, padroneggia sulla diffusione del suo sistema operativo, sorpassando Apple perfino come numero di app disponibili e download effettuati.

Al consumatore non resta che scegliere da che parte schierarsi, un po come la Coca Cola e la Pepsi, e…Baggio e Del Piero.

Giusto per la cronaca, ero per Baggio.

Roberto Baggio celebrates with Italy

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