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Quali sono i peggiori smartphone della storia?

L’evoluzione tecnologica dei telefono cellulari è passata anche tra i modelli fail e i peggiori smartphone della storia hanno aiutato le grandi società ad arrivare ai successi di oggi.

La storia degli smartphone è caratterizzata da centinaia di successi: molti detengono il record per il telefono più sottile, per la fotocamera più risoluta, per aver scattato il selfie con più persone al mondo; insomma attributi questi che hanno permesso ai device di acquistare fama nel mercato attuale, senza contare ovviamente la qualità costruttiva e le peculiarità hardware.

Ricordo che quando feci le medie, mi colpì un proverbio: “Quando la mente va ad attingere acqua nella caluria della nostalgia, riporta a galla solo quella più fresca“.

Analogamente, quando ripensiamo agli smartphone del passato, in pochi ricordano i peggiori smartphone e capita raramente di discutere di telefoni come Microsoft Kin, o l’Ubuntu Edge. Sebbene siano stati dimenticati dalla massa, hanno anche loro contribuito, seppur in minima parte, al progresso tecnologico: quindi perché non “celebrarli”?

Senza ulteriori indugi, andiamo alla scoperta, in ordine cronologico, degli Epicfail Smartphone!

Amazon Fire Phone (2014)

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Vi ricordate lo smartphone presentato da Amazon nel vicino 2014? Se la risposta è no, siete scusati. In caso contrario, il motivo è dovuto alla sua “grande” fama mediatica che ebbe mesi prima del lancio. A causa del prezzo in linea con quello dei top di gamma di allora benché le specifiche lo facessero rientrare nella fascia media del mercato. Ci sono voluti ben 3 anni di sviluppo per realizzare questo device, comunque dotato di una tecnologia unica nel suo genere, in grado di creare effetti multimediali in tre dimensioni davvero particolari.

HTC First (2013)

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Chiamato anche ‘Facebook phone’, l’HTC Prime rappresenta il primo nonché l’unico (meno male), smartphone che garantiva l’accesso solamente al popolare Social Network. Il launcher di cui era dotato, è tutt’ora disponibile al download sul Play Store, ma rappresenta uno di quelli con il rating più basso. Si tratta di un fallimento abbastanza prevedibile, nonostante l’elevato numero di utenti allora attivi.

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Ubuntu Edge (Mai rilasciato, uscita prevista 2013)

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L’Ubuntu Edge rappresentò il sogno di molti utenti che mai lo videro realizzato. Lo smartphone avrebbe presentato un hardware di altissimo livello, persino superiore a quello attuale, con la bellezza di 4 GB di RAM (nel 2013) e la possibilità di gestire due sistemi operativi: Ubuntu e Android. Non furono però in molti a credere nell’iniziativa, che non riuscì a raggiungere nemmeno la metà dei 32 milioni di dollari, necessari per la conclusione positiva della campagna.

LG Optimus Vu (2012)

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Tra le aziende è in corso quella che potremmo definire “guerra fredda” costituita di lotte per i brevetti e traguardi tecnologici: Samsung fu la prima a lanciare i phablets, e a ruota le altre aziende la seguirono. Probabilmente anche LG volle divenire prima nel realizzare qualcosa di rivoluzionario, sicuramente sbagliò il prodotto.

Attualmente è l’unica fautrice di uno smartphone curvo (LG G Flex 1 e 2), ma nel 2012, l’idea di uno smartphone con rapporto dello schermo pari a 4:3 fu disastrosa. Come ora, anche allora il telefono dell’azienda era scomodo da usare con un mano e adatto a poche tasche. Stranamente furono prodotte due generazioni del medesimo telefono…

HP Veer (2011)

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Ecco a voi il telefono imbarazzante, controcorrente e dotato di un claustrofobico schermo di soli 2,6″. L’HP Veer è… inutile! Meno male che è stato dotato di tastiera QWERTY estraibile.

Microsoft Kin (2010)

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Microsoft non certo estranea al fallimento negli ultimi anni: l’acquisizione di molte società, come la divisione mobile di Nokia, poi rivelatesi tragiche hanno scalfito l’azienda. Il passato rivela però altri clamorosi errori: oltre a Windows (scherzando ovviamente), il Microsoft Kin. Dotato di una tastiera fisica, finì per diventare un fallimento costato alla società ben 240 milioni di dollari.

Dell Streak (2010)

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Quanto stupidi siamo stati nel considerare gli smartphone con schermi da 5″ giganteschi: ancora non sapevamo cosa le aziende avrebbero prodotto. Il Dell Streak ha cercato di sfidare l’idea generale dei telefoni di piccole dimensioni, presentando un prodotto con una diagonale da 5 pollici che se nel 2015 è forse media, se non piccola, nel 2010 era impressionante.

Palm Pre (2009)

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Classificato da PhoneArena 9,9 su 10 nella loro recensione, il Palm Pre fu caratterizzato da un’interfaccia basata su un design che ricorda, seppur vagamente gli stili odierni. Con delle linee carine e morbide, dotato di ricarica Wireless, fu però un fallimento: la commercializzazione fu disastrosa e il telefono finì in poche mani.

Nokia N97 (2009)

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Nonostante l’arrivo di Apple con il suo iPhone, Nokia continuava imperturbata a presentare nuovi smartphone. Ha venduto milioni di dispositivi e il Nokia N97 sarebbe dovuto essere il “Killer dell’iPhone”: un device con un design eccezionale, memoria straordinaria di 32 GB e una tastiera QWERTY. Con un software lento e inadatto ad affrontare gli emergenti iOS e Android, il telefono finì nel dimenticatoio.

BlackBerry Storm (2008)

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Secondo la società questo device avrebbe dovuto competere con gli iPhone di allora: l’interfaccia rivista e touch attribuiva modernità al telefono, mentre il software poco ottimizzato lasciava a desiderare.

Motorola Rokr E1 (2005)

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Apple tentò di commercializzare un telefono anche prima del 2007: il Motorola Rokr E1, fu una collaborazione tra le due società. L’idea è stata quella di fornire agli utenti un rapido accesso ad iTunes, ma a causa della memoria ridotta e delle poche funzionalità, finì per essere dimenticato.

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