Una sezione di app per bambini e famiglie. Questa la novità del PlayStore che potrebbe essere presentata il prossimo 28 maggio nella giornata di inizio del Google IO, il tanto atteso evento annuale dedicato al Development.
La sezione “Kid-Friendly” si inserisce in un progetto dedicato alle famiglie già annunciato da Google e presentato col nome “Designed for Families”. Gli sviluppatori, anche di terze parti, sarebbero già al lavoro, ma ancora non è stata indicata una data ufficiale per il lancio nel PlayStore (o meglio della sua nuova sezione).
Dunque una sorta di auto-censura da parte del team, che segue l’onda di altre iniziative, come il Kids Mode di Samsung Mobile, anche se qui parliamo di un progetto di tutt’altro calibro. Ogni app che verrà sviluppata appositamente per appartenere al gruppo dedicato al parental control dovrà subire un processo di revisione meticoloso e lungo. C’è da dire che chi vedrà inserita la propria app tra quelle Designed For Families potrà godere di una certa visibilità grazie alla presenza di un target di utenza selezionato ma piuttosto vasto.
Tra le app del Team di Google è già stata studiata una versione Kids di Youtube. Proprio il Tubo più famoso del mondo è stato spesso tacciato per l’inadeguatezza (e alcune volte la violenza) dei contenuti caricati dagli utenti.
Con l’app YouTube Kids, presente sullo store dallo scorso primo maggio (anche se non tradotta in italiano), è possibile accedere a filmati dedicati all’educazione o all’intrattenimento, senza il timore che il vostro bimbo sia scosso da scene diseducative o inadatte al suo sviluppo psichico. Youtube Kids è addirittura munita di un timer di spegnimento per evitare che i bambini passino troppo tempo su internet. Anche se resta da migliorare la sezione playlist che ancora non può essere controllata.
https://www.youtube.com/watch?v=OUmMAAPX6E8
In realtà le app per bambini e/o famiglie esistono già da tempo, ma sono sparse nei meandri del Play store e venirne a conoscenza o rintracciarle non è semplice. Il “Designed for Families” è un solo un piccolo passo verso un’usabilità più sana dei dispositivi che oggi, sempre più spesso, diventano educatori virtuali, sostituendo il contatto umano con coetanei e genitori, fondamentale per la crescita personale.
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