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Le 11 app per prendere note che farai meglio ad appuntarti

Non occorre essere degli scrittori in erba per aver bisogno di portare sempre con sè un blocco e una matita: segnarsi qualche appunto durante una lezione universitaria, stilare la lista della spesa, tener conto delle spese quando si va in vacanza in qualche località turistica molto frequentata (e quindi dove si rischia di spendere più di quanto si voglia senza rendersene conto), o magari segnarsi qualche impressione avuta visitando un monumento od un museo.

Noi di EnjoyPhoneBlog, consci che questa necessità riguarda molte più persone di quanto se ne possa immaginare, abbiamo stilato una Top 11 app per prendere note: segnatevi i loro nomi! Come? Ma con le app che vi forniremo, è ovvio!

11 – Simplenote

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Simplenote è, tanto per essere originali, riassumibile con un’unica parola: semplice. Ma questo non significa, naturalmente, che sia un’applicazione scadente; al contrario Simplenote si presenta con una grafica pulita ed elegante, forse un po’ troppo minimalista – il fatto che visivamente le note si assomiglino un po’ tutte rende la ricerca dell’appunto desiderato leggermente più lunga del consueto, ma a sopperire questa caratteristica interviene un comodo sistema di tag.

Il punto forte è poi dato dalle numerose possibilità di sincronizzazione, visto che Simplenote permette di accedere alle note attraverso il portale web dedicato; non solo, l’app è compatibile con Android, iOS e Amazon Kindle Fire, in modo da gestire da un’unica piattaforma i propri appunti, nonostante si posseggano dispositivi dai differenti sistemi operativi.

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10 – NoNonsense Notes

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Chi svolge un lavoro frenetico, o magari conduce una vita stressante, o semplicemente chi è particolarmente distratto, non potrà che apprezzare NoNonsense Notes, che a buona ragione entra a far parte della nostra Top 11 app per prendere note: la grafica, semplice e particolarmente intuitiva, permette di organizzare gli appunti in maniera funzionale; oltre a ciò, l’app permette un’ottima integrazione con Google Task, facendo la felicità di chiunque faccia uso del servizio.

Ma la feature che la rende particolarmente adatta alle persone impegnate – o solo con una memoria assai labile – è la possibilità di associare ad ogni nota una sveglia (che supporta la modalità “ripetizione”, qualora non venga spenta manualmente), in modo da non dimenticare nemmeno un appuntamento. L’app permette anche di collegare una password ad ogni appunto, mantenendo la privacy delle nostre annotazioni intatta.

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09 – Papyrus

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Il papiro è quella superficie di scrittura che i libri di scuola, specialmente quelli che venivano assegnati alle elementari, ci hanno portato ad associare agli antichi egizi, i quali ne facevano abbondante uso per via della facile reperibilità della materia prima, la pianta del papiro.

Nonostante la civiltà egiziana sia terminata da millenni, il papiro non ha mai ceduto il suo scettro di capostipite della carta stampata; ed è proprio in suo onore che la casa di sviluppo Steadfast Innovation, LCC ha deciso di sviluppare Papyrus: un’app con la quale è possibile prendere appunti tanto facilmente quanto sarebbe farlo sopra un foglio di carta, ma con tutti i vantaggi della tecnologia moderna! Il punto forte di Papyrus risulta essere infatti la perfetta integrazione con lo stylus, e, qualora il vostro telefono sia naturalmente predisposto per l’utilizzo in sincronia con esso, Papyrus saprà dare il meglio di sè.

Oltre infatti a poter editare, tagliare e ridimensionare le immagini poste tra le note, oltre ad offrire una grafica semplice ma diretta e oltre a permettere di condividere note con applicazioni di terze parti (come Evernote), Papyrus aggiunge sul piatto una Menzione d’onore nella categoria Produttività ricevuta durante la Samsung Galaxy Note S Pen App Challenge, il che ci fa intendere che l’app funzioni al massimo delle sue possibilità quando installato su un dispositivo della serie Galaxy Note. Papyrus infatti ha implementato, tra le sue caratteristiche, anche il supporto alla modalità Multi-Window di Samsung, che è stata inserita nel pacchetto Active Pen Device. Ci sentiamo inoltre di raccomandarvi la versione a pagamento, contenente alcune features interessanti, quali PDF Import, una modalità che permette la modifica immediata di ogni documento PDF, oppure il supporto al salvataggio delle note sul Cloud.

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08 – Hashnote

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Twitter è entrato, volenti o nolenti, a far parte della nostra cultura: hashtag, menzioni, retweet, sono ormai termini presenti stabilmente nel vocabolario personale di ognuno, inutile negarlo. Perchè dunque non inserirlo anche in un’app per prendere note?

L’idea è tanto semplice quanto geniale (ed è, ad onor del vero, anche l’unica che permetta ad Hashnote di farsi notare tra il mare di applicazioni della medesima categoria): invece che integrare un sistema di tag che permettesse l’organizzazione degli appunti, Ryan Harter ha pensato di lasciare che l’utente, abituato ormai a social network come Twitter o Instagram, inserisca all’interno di ognuna di esse un hashtag, una menzione, oppure entrambi. Così facendo potrà cercare le proprie note secondo due criteri differenti: o selezionando l’hashtag desiderato (come se fosse un tag qualunque), oppure sulla base delle persone coinvolte nella nota stessa.

Imperdibile per coloro che masticano pane e retweet.

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07 – Memories: the Diary

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Memories si pone a metà tra un’app per prendere note e un diario segreto: si tratta di un mix comunque ben riuscito.

Memories infatti non si può dire che sia funzionale per coloro che necessitano di prendere velocemente nota di qualcosa (per accedere bisogna inserire una password), ma l’impostazione generale non può che colpire favorevolmente. L’applicazione suddivide gli appunti per giornate: ad ognuno è associabile un titolo ed uno smiley, una posizione geografica (rintracciabile attraverso il sistema di geolocalizzazione, oppure semplicemente immettendo le coordinate) e una data, e tali personalizzazioni diventano poi categorie attraverso cui filtrare le note stesse. Se possibile, l’applicazione registrerà automaticamente il meteo, le fasi lunari e l’altitudine.

L’utilizzo risulta piacevole anche per le possibilità di personalizzazione dell’interfaccia, che va dal tema scolastico (la superficie di scrittura assumerà l’aspetto dei fogli a quadretti tipici dei quaderni) a quello dei classici blocchi per gli appunti (gialli, a righe). I font sono anch’essi modificabili, dal Calibri tradizionale a quello più simile alla macchina da scrivere.

Memories inoltre supporta una quantità virtualmente illimitata (il confine è segnato unicamente dalla capienza della scheda SD) di contenuti multimediali, che siano registrazioni, foto o video; è possibile acquisirli da ogni applicazione di terze parti e caricarli sul proprio Album Picasa. Le note sono poi condivisibili su qualsiasi app che permetta lo sharing dei dati, sia sottoforma di contenuto multimediale (Twitter, Facebook), sia come testo o link (browser, rss readers…).

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06 – OneNote

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Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo. Anche se Microsoft ha aggiornato da tempo le sue politiche riguardo i sistemi operativi mobili (anche se si vocifera un ritorno in pianta stabile verso casa Google), le sue applicazioni sono compatibili con ogni device esterno alla propria produzione, che monti Android oppure iOS.

OneNote è l’applicazione dedicata naturalmente agli appunti, e gli usi di un prodotto così ben lavorato sono talmente numerosi che la stessa Microsoft ce ne suggerisce alcuni: fotografare gli scontrini per fare spazio nel portafoglio, condividere notizie con il proprio team oppure comparare prezzi e caratteristiche online prima di decidere l’acquisto di un articolo; con OneNote certamente è tutto più facile. Oltre ad offrire una grafica intuitiva e colorata, con quest’app abbiamo a disposizione diversi stili di formattazione del testo, la possibilità di inserire elementi audio-video (per esempio, per integrare gli appunti presi a lezione), acquisire note rapide direttamente dal widget in schermata senza dover aprire l’app.

Naturalmente ogni cosa ha un prezzo, anche se in questo caso non si parla di contributi economici: OneNote è disponibile solo per dispositivi Android che montino una versione 4.0 o superiore, e per gestire l’app occorre possedere un account Microsoft. Per chi abbia comprato recentemente un computer con Windowws 8 o superiore, per giocoforza possiederà già le credenziali per accedere, mentre per chi ancora si avvalga dei servigi di Windows XP, significa dover tenere a mente un nome utente ed una password in più, senza contare coloro che possiedono un dispositivo magari un po’ datato e mai aggiornato.

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05 – Wunderlist: To Do & Lista

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Nonostante l’impronunciabile nome della casa di sviluppo (6 Wunderkinder GmbH), il nome Wunderlist difficilmente se lo si può dimenticare. Elogiato su riviste come Vanity Fair, The New York Times, Wired, e presentato sui siti The Verge, TechCrunch e CNet (e adesso anche EnjoyPhoneBlog), è diventato sinonimo di To do list: l’app infatti permette di creare infinite liste per la spesa, reminder, appunti, tale da diventare un’agenda veramente completa.

Wunderlist non è infatti solo un’app per prendere note: grazie alla sincronizzazione tra dispositivi e computer, sarà possibile accedere ad ogni contenuto ovunque, e nel caso si condivida un appunto con più utenti, si potranno sviluppare discussioni a commento della nota stessa, come in un post di Facebook. L’app supporta widget, tag, check list, e con l’ultimo aggiornamento si può utilizzare Wunderlist anche con Android Wear e Google Now, attraverso semplici comandi vocali. La grafica è pulita, completa e poco dispersiva, degna di un’app di tale calibro.

A proposito dell’ultimo aggiornamento, è indispensabile spenderci sopra qualche parola: stando a quanto molti utenti segnalano, coloro che avevano preferito non iscriversi a Wunderlist hanno perso tutte le note con l’avvento della nuova versione; account che adesso è necessario creare, altrimenti l’app risulta essere inutilizzabile.

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04 – Omni Notes

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Prima applicazione della nostra “Top 11 app per prendere note” tutta italiana, Omni Notes è stata sviluppata (e lo è ancora, visto che è ancora in fase di Beta Testing) da Federico Iosue, al quale non possiamo non fare i complimenti per aver creato un’applicazione di così notevole fattura.

L’obiettivo che infatti Federico si pone è quello di creare un’app dalla grafica moderna e dalle funzionalità avanzate, senza per questo limitare il suo utilizzo ai dispositivi più recenti: compatibile con gli smartphone Android 2.3 e superiori, ma nello stesso tempo integrato con Google Now , Omni Notes si staglia nel panorama di Google Play per il suo sapiente mix di tradizione ed innovazione, il tutto insaporito da una natura Open-Source che ne fa la brama di ogni volenteroso sviluppatore.

Le features che Omni Notes mette a disposizione sono numerose, e ci limiteremo semplicemente ad elencarne alcune:

  • Capillare personalizzazione dell’interfaccia, dal colore dei tag sino alla presenza di widget ridimensionabili;
  • Multi-selezione delle note, per eliminarle o categorizzarle;
  • Identificazione immediata di numeri di telefono ed indirizzi internet;
  • Supporto alle password per le singole note;
  • Elementi multimediali inseribili;
  • Backup delle note;
  • Ricerca approfondita di parole e di testi;
  • Permessi limitati a solo quelli strettamente necessari;
  • Accessibile in più di 15 lingue.

Certamente non è perfetta: ad esempio, una grafica più colorata, simile a quella di Google Keep, renderebbe l’utilizzo più piacevole, almeno alla vista.

Omni Notes ha tutte le caratteristiche per affermarsi sul piano internazionale e di diventare un’autorità del settore, e noi di EnjoyPhoneBlog siamo fieri di supportare una novità tutta italiana.

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03 – Trello 

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Iniziamo ad avvicinarci al podio, e la qualità delle app comincia a diventare direttamente proporzionale alla posizione occupata.

Trello presenta ben tre punti forti: prima di tutto l’interfaccia, pulita, gestionale e colorata. È veramente impossibile confondersi con Trello – e non per niente il suo motto è “Organize Anything“. Le possibilità di personalizzazione, poi, sia della schermata (molto comoda anche su tablet) che del profilo (bisognerà crearne uno, necessariamente) rendono il prodotto estremamente flessibile.

Secondariamente, con Trello è possibile creare qualsiasi tipo di nota e, alla pari di Wunderlist, condividerla con le persone del nostro team, o semplicemente con i nostri conoscenti. Tendiamo infatti a consigliare particolarmente Trello a coloro che per lavoro hanno bisogno di essere costantemente in contatto con i colleghi: ad ogni nota, o board (progetto), al quale è allegabile qualsiasi file multimediale, è associato un sistema di commenti; la comodità che Trello porta nella gestione dei lavori di gruppo è veramente unica.

In terzo luogo, Trello supporta pienamente Android Wear, ed è possibile prendere una nota semplicemente dicendo “Take a note”; il sistema di notifiche è presente anche sulla versione per smartwatch.

Veramente consigliata.

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02 – Evernote

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Chi non ha mai sentito parlare di Evernote, probabilmente non ha mai avuto a che fare con uno smartphone. Evernote è da sempre sinonimo di qualità, e provvede da lungo tempo a soddisfare le esigenze di milioni di utenti.

Inserito nella “Top 10 Must Have App” dal New York Times, Evernote dispone di una grafica accattivante e gestionale, di un team di sviluppo veramente capace e di una serie di funzionalità che gli hanno permesso di affermarsi su scala mondiale. Attraverso l’app si potrà infatti:

  • Salvare, sincronizzare e condividere le note;
  • Creare to do list, memo, appunti scritti a mano ed elenchi di attività;
  • Collegare le note ad altre app;
  • Visualizzare le proprie creazioni da PC, Mac, iPhone e smartphone;
  • Salvare i tweet e le e-mail nel proprio account Evernote;
  • Organizzare le note attraverso le tag e i taccuini.

Comprando invece la versione Premium, si potrà associare un PIN all’app, consultare offline i taccuini (ahimè, è necessario un collegamento internet, solitamente) e permettere ad esterni di consultare i propri appunti. Grazie ad Evernote potrete risolvere l’annoso problema della lista della spesa, salvare impressioni e pensieri non appena si fanno strada nella mente, prendere nota durante le lezioni universitarie… Di tutto.

Esiste inoltre un plug-in per Chrome che permette di salvare porzioni di testo o intere pagine internet nei propri taccuini, in modo da non lasciarsi scappare nessun contenuto, senza contare l’integrazione con Moleskine.

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01 – Google Keep

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Al primo posto troviamo un prodotto Google. E di chi altri poteva essere?

Google Keep è la soluzione che la casa di sviluppo di Mountain View ha realizzato per proporre ai propri utenti un’alternativa alle soluzioni a pagamento offerte da servizi di terze parti: GK è completamente gratuita, e le funzionalità che mette a disposizione sono numerosissime. Ammettiamo che uno dei principali fattori che ci hanno spinto a posizionare l’app al primo posto sia stato l’appartenenza alla galassia Google: la comodità di poter accedere senza dover creare un nuovo profilo, ma semplicemente utilizzando le credenziali del nostro account Google è impareggiabile così come la perfetta integrazione con il sistema operativo, che si nota già a partire dai widget.

La grafica è estremamente minimalista e colorata. Questa impostazione, secondo Mountain View, è stata voluta apposta per permettere all’utente di creare un ordine cromatico delle note stesse, se si vuole evitare l’utilizzo di tag; a parer nostro, l’obiettivo è centrato, e la gestionalità non ne risente.

Oltre alle classiche funzionalità (to do list, promemoria, liste di attività…), Google Keep ha diversi assi nella manica: la sincronizzazione con il proprio account è immediata ed automatica, e si potrà accedere alle proprie note sia su tablet che su smartphone che su PC. Essendo anche una piattaforma web, è raggiungibile anche da Mac; il sistema di geolocalizzazione del telefono viene sfruttato al meglio, poichè, nel caso in cui si associ ad una nota un luogo in particolare, non appena lo smartphone registrerà che la nostra posizione coincide con la località salvata, la nota si aprirà automaticamente: molto utile quando si va a fare la spesa, per esempio. Infine, nel caso siate di fretta, e magari non siete troppo rapidi nella scrittura con la tastiera Android, basterà registrare un messaggio vocale che Google Keep provvederà a ricopiare.

Google Keep è ancora alle prime armi, a dire la verità: manca infatti quell’integrazione con gli altri servizi Google (Traduttore, Hangout, Google Calendar…) che è tipico dei prodotti più avanzati. Ma siamo pronti a scommettere sul radioso futuro di quest’app.

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