Navigando in rete vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in articoli rilevanti l’Internet of Things (o IoT), vale a dire l’insieme delle tecnologie che rendono, per certi versi, i dispositivi elettronici degli strumenti “intelligenti”, facendo in modo che possano comunicare con gli utenti oppure con altri sistemi connessi. Le potenzialità di questa tecnologia sono immense: scatole di prodotti alimentari che vi ricorderanno la data di scadenza, piante in grado di comunicare con gli irrigatori per essere innaffiate e molto altro per rendere la nostra vita assai più semplice ma interamente connessa.
Come spesso accade però, accanto ai punti di forza non si possono non considerare quelli sfavorevoli: vivere infatti in un mondo strettamente connesso ha i suoi vantaggi ma crea anche problemi di privacy che non possono e non devono essere trascurati. Non si tratta di semplici ipotesi derivanti dalla visione di un film fantascientifico ma di una realtà che si sta sviluppando in modo sempre maggiore. Molte aziende stanno investendo in questo settore e prime fra tutte Google, che ha da poco presentato “Nest”, un termometro “intelligente” che può essere controllato da remoto semplicemente toccando lo schermo di uno smartphone.
Si tratta di un semplice esempio in un mondo in cui sistemi come questi diventano realtà ogni giorno: tra qualche anno potrete visitare le città d’arte senza l’ausilio di guide turistiche, basterà infatti un dispositivo connesso alla rete perché possiate interagire con il mondo attorno a voi!
Per comprendere appieno pregi, difetti, potenzialità e limitazioni dell’Internet of Things, harbor research ha sviluppato un’interessante infografica che esprime in maniera semplice ma efficace tali concetti. Andiamo quindi ad analizzarne i punti più importanti!
Perché possa svilupparsi un sistema connesso e “intelligente” sono necessari dei componenti base estremamente importanti. L’Internet of Things si avvale quindi di:
1. Sensori e attuatori
Necessari per dare al mondo un sistema nervoso digitale sono i sensori e gli attuatori: moduli per la geo-localizzazione, in modo da determinare la posizione di un oggetto; fotocamere e microfoni, allusione degli occhi e delle orecchie della rete; ma anche altri sensori in grado di misurare tutto, dalle variazioni di temperatura e pressione dell’aria al tocco su una superficie.
2. Connettività
I dati provenienti dai migliaia di sensori dislocati nelle differenti posizioni vengono caricati in rete attraverso un sistema di connessioni altamente ramificato. Sia attraverso cavi e fibre ottiche che per mezzo di Bluetooth, WiFi, NFC sino alle comunicazioni satellitari. Ognuna delle precedenti piattaforme sarà perfezionata per la realizzazione di 4 zone di rete:
- PAN : Personal Area Network, principalmente QR-Code, NFC e Bluetooth
- LAN : Local Area Netwrok, Modem-Router, Server e WiFi
- MAN : Metropolitans Area Network, Cloud e ripetitori telefonici
- WAN : Wide Area Network, satelliti e antenne satellitari
3. Persone e elaborazione dei dati
Attraverso in numerosi mezzi di diffusione i dati raggiungono gli specifici centri di elaborazione che forniscono agli utenti tutti i mezzi necessari al fine di determinare quale sia la migliore decisione da prendere con applicazioni non solo nel settore finanziario ma anche in quello della viabilità stradale nei grossi centri urbani, o per il monitoraggio di autoveicoli e simili.
Nuovi servizi e applicazioni
L’interazione tra queste “entità” ( sensori, connessioni e persone) porta alla formazione di nuove applicazioni e servizi. Potrete ridurre i consumi e risparmiare sulla bolletta spegnendo il riscaldamento quando non sarete a casa, grazie a sistemi come Nest di Google; trovare facilmente un’auto per sposarvi da una parte all’altra della città, con Car2Go servizio attivo in alcune città italiane tra cui Torino; trovare facilmente parcheggio grazie a sensori che rileveranno automaticamente la fruibilità di un posto auto o meno. Questa gigantesca rete interconnessa porterà miglioramenti nei diversi settori della vita umana: casa, mobilità, salute, strutture e fabbriche e infine le città. Facciamo alcuni chiari esempi.
Trasporti + Smart City
Immaginiamo che Anna e suo figlio Marco debbano raggiungere l’altra parte della città per un appuntamento. I sensori Wireless implementati nei parcheggi all’aria aperta e sotterranei provvederanno a dirigere l’auto nel parcheggio più vicino al luogo d’incontro, evitando così perdite di tempo dovute all’estenuante ricerca e riducendo così i consumi. Una volta spento il motore, il computer di bordo effettuerà il pagamento e qualora fosse necessario potrebbe avvertire un meccanico locale per effettuare un cambio dell’olio e gonfiare le gomme, il tutto senza ritardi.
Il futuro è attorno a noi
Nel 2014 quasi 2 miliardi di dispositivi erano connessi alla rete e si prevede che entro il 2020 questo dato possa raggiungere gli 8 miliardi! Internet ci ha dato l’opportunità di realizzare una rete in grado di connettere i dispositivi in una maniera tale che non poteva nemmeno essere immaginata. L’internet of Things consentirà di realizzare un gigantesco sistema nervoso digitale connesso e in grado di interagire automaticamente.
Infografia di Harbor Research | Download JPG (12MB)
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