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Google inizia la classificazione delle App prima che approdano sul PlayStore

Sul Android Develloper Blog, è stata annunciata una nuova politica a regolamentare la pubblicazione delle App sul PlayStore di Google.

Infatti ad oggi, la pubblicazione di un’app era relativamente semplice e doveva rispettare solo alcuni aspetti riguardo a lingua, paese e compatibilità, nonchè avere certe qualità etiche.

Playstore Rating

In caso di violazione di alcune regole commerciali o per la pubblicazione di materiale illegale, che infrangono copyright o la morale, venivano rimossi a seguito di segnalazione. Quindi era un controllo postumo alla pubblicazione.

Questo ha sempre reso il PlayStore un mercato libero, ma anche affetto da molti software dannosi, che hanno favorito il diffondersi di infezioni virali etichettando Android come facilmente vulnerabile.

Per ovviare a questa piaga, Google ha dato inizio alla valutazione preventiva delle applicazioni prima della pubblicazione sulla piattaforma del suo Store. Questo comporterà un ritardo alla pubblicazione, seppur ridotto rispetto a quelli che necessitano l’approvazione sull’AppStore di Apple, dovuto all’analisi da parte di appositi algoritmi unita alla valutazione umana dell’applicativo. Questo sistema dovrebbe debellare la piaga Malware dal PlayStore.

Oltre a questo filtro, Google introdurrà anche un sistema di Rating, affidato a enti indipendenti locali quali ESRB, PEGI, USK, ClassInd e l’australiano Classification Board, atto a precisare quali applicazioni e giochi sono adatti per certe fasce di età. Il sistema valuterà diversi ambiti come contenuti erotici, violenza, linguaggio volgare, gioco d’azzardo ecc.. e fornirà una indicazione molto precisa riguardo il target al quale l’app sarà rivolta.

Nei mercati non coperti dagli enti indipendenti, Google fornirà una valutazione di base con l’indicazione generica dell’età minima all’utilizzo dell’app. Per ottenere questa valutazione verrà richiesto allo sviluppatore di compilare un semplice form di classificazione dei contenuti alla pubblicazione dell’applicazione. Se lo sviluppatore non ottempererà, la sua applicazione potrebbe non essere disponibile al download in determinati paesi.

Se qualcuno di voi è rimasto indignato da questo avvicinamento alla politica di Apple da parte del colosso Google, è da considerare come dall’inizio del progetto Android ci sia stato uno sviluppo costante del Playstore, con una continua attenzione da parte di Google a difendere i propri utenti e i propri interessi (più di 7.000 milioni di dollari) dalla minaccia di software dannoso e di cattiva qualità.

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