Ok possono piegarsi, ma prenderanno piede?
Personalmente penso che questa nuova tecnologia rappresenti davvero il futuro, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi wearable. Un display flessibile è una fantastica idea, ma non è decollata nel regno dell’ elettronica di consumo. Questo principalmente perché questi tipi di display sono, al momento, quasi una impossibilità di ingegneria.
Samsung spera di utilizzare display flessibili nel modo migliore, nel design del “Valley Project”. Secondo alcune voci, il Valley Project, noto anche come Project V, vuole offrire ai clienti uno smartphone con un display essenzialmente pieghevole. Naturalmente, quanto di questo è solo una voce e quanto è in realtà quello a cui Samsung sta lavorando resta da vedere, ma probabilmente stanno per svelare un prodotto del genere nel mese di gennaio del prossimo anno. Questo potrebbe significare una presa in giro al CES o una rivelazione, ma bisogna essere cauti.
Samsung ha già iniziato a produrre smartphone con display flessibile a partire dal Samsung Galaxy Note 4, primo dispositivo a presentare un lato dei display totalmente curvo che regala nuove funzioni allo smartphone. Successivamente Samsung ha prodotto il Samsung Galaxy S6 Edge, dispositivo che presenta, non solo un lato, ma entrambi i lati curvi.
Tuttavia, il prossimo passo dovrebbe essere quello di creare dispositivi con display totalmente flessibili, e marchi come Samsung e LG sono a lavoro proprio per questo. In particolar modo LG potrebbe diventare il maggior produttore e fornitore di questo tipo di display nei prossimi anni.
Sembra proprio che questa azienda stia per aggiudicarsi una grande fetta di questo mercato. L’azienda è nota per aver creato il primo smartphone con display curvo, l’LG G Flex, il cui successore è uscito nel Marzo di questo anno, l’LG G Flex 2, un dispositivo dalle alte prestazioni come, del resto, anche il suo predecessore.
Anche il marchio Plastic Logic è entrato nel mondo dei display pieghevoli mostrando un suo prototipo nel corso della SID Display Week di San Diego, in California.
Il motivo principale per cui ha cominciato a produrre tali prodotti è per i dispositivi indossabili, per particolari tablet che si potranno comodamente arrotolare e mettere in borsa come dei semplici giornali e per tutte quelle apparecchiature che avranno bisogno di adattarsi alle forme del corpo.
Passando ora ad un’altra azienda di elettronica, la Polyera, parliamo di un nuovo loro prototipo con display flessibile, il Wove.
Ciò che rende interessante Wove è che debella il primo ostacolo per la costruzione di un computer flessibile: è uno dei primi display touchscreen pieghevoli indossabili su polso. La società ha annunciato che è in uscita per il prossimo anno.
La gente è abbastanza liberale con quello che chiamano un display flessibile. Quello che stiamo facendo è lanciare un prodotto la cui forma del display cambierà nelle mani del consumatore.
dice Inagaki, il fondatore dell’azienda.
A partire da dicembre, Polyera prevede di inviare la sua prossima serie di dispositivi prototipo agli sviluppatori, artisti, designer e chiunque altro sia interessato a fare software per la Wove. L’azienda ha rifiutato di specificare quanto costerà al momento del lancio, ma Inagaki ha confermato che sarebbe “meno costoso che l’orologio di Apple più conveniente.”
Egli inoltre afferma: “Una volta che hai un materiale come questo, così persistente, lo si può mettere in tutti i tipi di forme. Noi pensiamo davvero che sarà estremamente potente”
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