Numerosi rumors e indiscrezioni circolano sul web in questi giorni a riguardo del possibile ingresso di Apple nel futuro delle automobili elettriche. In particolare secondo la fonte Bloomberg, la Mela potrebbe aver messo insieme un team per la progettazione e creazione di una prima automobile elettrica targata Apple entro il 2020.
Le auto elettriche richiedono un investimento ed uno sviluppo notevole per poter entrare in fase alpha, attorno ai cinque sette anni, e questo sottolineerebbe ancor più la possibilità di Apple di entrate in un mercato nuovo e dare filo da torcere alle dirette concorrenti, Tesla e Generals Motors.
Entro il 2017 infatti, le concorrenti avrebbero in progetto un auto elettrica con autonomia di oltre 300 Km con un singolo “pieno” di energia e punto forte, un costo inferiore ai 40 mila dollari. D’altro canto il successo di Tesla, startup nata nel 2003 ha dimostrato che le barriere per l’ingresso in questo settore automobilistico siano decisamente meno difficili da superare rispetto ad altri mercati e questo potrebbe accendere l’interesse di Apple tipicamente estranea a questo settore. Lo stesso Google sta sviluppando da tempo un auto elettrica a guida autonoma, con dispendio di risorse ed energie non indifferente.
Queste novità riguardanti Apple non sono però andate a genio ai diretti concorrenti, la reazione di Dan Akerson, ex-CEO di General Motors è stata scettica e canzonatoria:
“Credo che qualcuno “la stia sparando grossa”. Se fossi un’azionista Apple non sarei molto contento, avrei molti dubbi sulle prospettive a lungo termine dell’entrare in un mercato a basso margine e ad alta produzione. Apple dovrebbe pensare attentamente se vuole lanciarsi nella produzione pesante. Qui si prende acciaio grezzo e lo si trasforma in un auto. Non hanno idea di cosa voglia dire entrare in questo”.
Secondo recenti sviluppi, la realtà sarebbe diversa da quanto circola sul web e le sfumature hanno assunto tutt’altre tinte. La voce più incalzante attualmente vede Apple e Tesla in collaborazione, con Tesla che sostiene che la Mela potrebbe acquisire l’intera start up nell’immediato futuro. Lo scenario elaborato ci lascia molto scettici, ma vedrebbe una collaborazione e un’acquisizione entro 18 mesi da parte di Apple con un offerta di 75 miliardi di dollari, seppur condivisibile la probabilità che ciò accada ed Apple si lanci in un’ operazione di questo genere è decisamente minima.
Se guardiamo al passato della casa di Cupertino, le acquisizioni fatte difficilmente superano i 500 milioni di dollari, escludendo in via eccezionale l’acquisizione di Beats -costata all’azienda circa 3 miliardi di dollari- la filosofia alla base di Apple punta infatti a non dover assorbire eccessivi oneri e beni immateriali consentendo così di esporre la compagnia a rischi minori nel caso l’operazione di acquisizione non porti i profitti sperati.
Una singola acquisizione di circa 75 miliardi di dollari, una cifra esorbitante anche per la stessa Tesla (attualmente valutata circa 25 miliardi di dollari) getterebbe immediatamente dalla finestra anni di rigori di oculatezza e disciplina finanziaria, esponendo la Mela a rischi notevoli. Aggiungo anche che le operazioni di Tesla, sono molto capital-intensive dato che produce direttamente veicoli e questo contrasta con la filosofia della Mela di affidarsi a numerosi produttori contrattisti.
Tornando al tema principale dell’articolo, posso assicurare che un team di sviluppo è attualmente formato e al lavoro su un progetto automobilistico non specificato (potrebbe essere lo sviluppo avanzato di Apple CarPlay) con numerosi dipendenti interni smistati da altre divisioni e un discreto numero di nuove assunzioni con curriculum nel settore automobilistico.
Il sito 9to5mac ha pubblicato un approfondimento a questo tema, che potete trovare CLICCANDO QUI
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