Avrete sicuramente sentito tutti parlare molto di Project Ara soprattutto, negli ultimi giorni in cui Google ha fissato per il 15 e 16 Aprile la “Ara Developers Conference”, presso il Computer History Museum di Mountain View con gli sviluppatori dei moduli (circa 3328 aziende).
Project Ara conosciuto anche come PhoneBlock, è l’innovativo progetto che Google ha in cantiere. Si tratta di uno smartphone modulare a misura dell’utente, perché interamente personalizzabile in ogni suo singolo componente attraverso inserimento di vari moduli completamente intercambiabili tra loro e senza dover seguire uno schema preciso per il loro inserimento.
Project Ara è composto da un telaio di alluminio, in esso è possibile contare 8 slot nella parte posteriore e due nella parte frontale, adibiti uno al display e l’altro all’inserimento di tasti fisici o altro. Saranno mantenuti in posizione con magneti elettro-permanenti. Anche se ancora non è stata rilasciata alcuna informazione sulle dimensioni di Project Ara, queste sembrerebbero essere tre almeno inizialmente.
La prima potrebbe essere 4 pollici, la seconda 4,7 mentre la terza potrebbe essere in stile phablet. Tra le prime immagini dei vari moduli, che andranno a comporre il PhoneBlock di Google, è presente anche un modulo con fotocamera ad infrarossi, che sporge sensibilmente dalla superficie ma che sarà capace di regalare scatti notturni di altissima qualità.
Per quanto riguarda il prezzo, l’obiettivo di Google è quello di tenere Project Ara economico e per questo le basette, che contengono una piccola batteria e i componenti necessari per la comunicazione tra i vari moduli, sarà Google stessa a produrle e veranno vendute a 15 dollari.
I vari moduli potranno essere prodotti senza pagare alcune commissione a Google e costeranno a partire dai 10 dollari. Questi potranno essere acquistati tramite il Play Store, in modo da poterli certificare e garantire, ma ciò non toglie che potrete acquistarli anche dai siti dei produttori.
Secondo Paul Eremenko, ex dirigente presso la “Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA)” e ora a capo del progetto, “[…] l’ecosistema hardware degli smartphone dovrebbe essere, e può essere, molto più simile all’ecosistema di app Android: con bassa barriera d’ingresso, tantissimi sviluppatori, ed una più veloce, e più ricca innovazione.”
Project Ara è dunque un progetto semplice innovativo e rivoluzionario, su cui tutte le aziende potranno costruire e sviluppare, ma soprattutto risparmiare molto in termini economici; perché una cosa è produrre di anno in anno nuovi smartphone, un conto è produrre singoli moduli.
Stabilire una data di rilascio è ancora impensabile ma un primo prototipo completamente funzionante è atteso entro la fine del mese di Aprile. Per ulteriori novità e per sapere quali aziende decideranno di prendere parte a questo ambizioso progetto, iniziando a produrre i vari moduli, dovremo aspettare un’altra settimana: ma intanto voi cosa ne pensate del Project Ara? Una volta prodotto e messo in commercio, sarete disposti ad abbandonare gli smartphone “tradizionali” e provare l’innovativa e rivoluzionaria idea di Google?
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