La sicurezza è sempre un tema molto importante, poiché in un mondo che sembra destinato ad essere dominato dalle tecnologie informatiche, e i dati acquisiscono un valore sempre maggiore, mantenerli al sicuro non è poi così scontato.
Questo è uno dei motivi per cui impostiamo una password sul nostro router WiFi: se lo lasciassimo libero tutta la nostra rete domestica diventerebbe vulnerabile, e qualora un hacker dovesse entrarci, sperate di non possedere dati rilevanti, o da lui considerati tali, all’interno dell’HDD.
Potrebbe capitare però che, al momento della configurazione del router, decidiate di impostare una chiave tanto lunga e complessa quanto difficile da ricordare. Per i primi giorni nessun problema, ma quando passano settimane o mesi potrebbe capitare che voi scordiate la password.
Immaginate ora che un vostro amico venga a trovarvi, e chiede gentilmente di poter accedere alla rete. Voi non ricordate minimamente l’insieme di lettere e numeri che avete creato, ma non temete!
Ogni dispositivo elettronico salva infatti tutto quello che avviene al suo interno, a livello di software, su un file.
Questa operazione può essere pericolosa dato che password e chiavi di sicurezza sono contenute in un documento nascosto chissà dove sul terminale. D’altro canto può rivelarsi utile in una situazione simile alla nostra, dato che, non avendo alcuna ambizione malvagia, volgiamo solo recuperare una password che abbiamo dimenticato.
Sul Play Store esistono svariate applicazioni che semplificano l’operazione di recupero, ma tutte richiedono i permessi di amministratore abilitati sul proprio dispositivo Android. Il motivo di questa restrizione è presto detto: il file in cui sono salvate le password è contenuto in una subdirectory, accessibile solo attraverso le corrette autorizzazioni.
Inoltre anche qualora foste in possesso dei permessi, ma felici possessori di uno smartphone Samsung priva di ROM personalizzata, potreste incontrare problemi nel compimento dell’operazione: l’azienda sud-coreana ha reso impossibile, verosimilmente per ragioni di sicurezza, il recupero della password.
Tuttavia esistono anche altri metodi che non richiedono necessariamente un device Android. Scopriamoli e analizziamoli tutti nel dettaglio.
Metodo 1 | Applicazione su Android
Se avete i permessi di amministratore abilitati, non dovrete fare altro che cliccare sul badge sottostante e scaricare l’applicazione completamente gratuita dal Play Store; avviarla, concedergli i permessi e annotarsi la password relativa al corrispondente SSID.
[appbox googleplay com.ryanamaral.wifi.passwords&hl=it ]
Metodo 2 | Apertura manuale File su Android
Il primo metodo è tanto efficace quanto semplice ma qualora decideste di optare per una via più complessa, il secondo promette una soddisfazione più elevata. Per procedere serve un gestore file con accesso alla directory “/” quindi anche in questo caso servono i permessi di amministratore. Servirà anche un editor di testo, pertanto la mia scelta ricade su ES Gestore File.
[appbox googleplay com.estrongs.android.pop&hl=it]
Scaricate l’applicazione e spostatevi su “/” concedendo i permessi quando richiesti. Recatevi ora su “/data/misc/wifi/”
Non vi resta che aprire il file denominato “wpa_supplicant.conf“, e scorrere sino a quando non troverete l’SSID di cui volete recuperare la password.
Nota: Il sistema non funziona qualora aveste collegato il device Android alla rete WiFI mediante pulsante WPS.
Metodo 3 | Computer Windows
Se siete possessori di un iPhone, o non avete un dispositivo Android con permessi di amministratore, ma possedete un PC Windows, vi basterà essere collegati alla rete di cui volete ottenere la password. Accedete al “centro di rete e condivisione“, quindi cliccate sul SSID del router.
Nella schermata successiva cliccate su proprietà, ed infine spostatevi nella sezione sicurezza in alto. Infine cliccate con il tasto sinistro su “Mostra caratteri“.
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