La Polizia americana ha chiesto a Google di rimuovere la segnalazione di autovelox mobili dalle funzioni di Waze. Per chi non lo conoscesse Waze è un servizio offerto tramite un’apposita app, che permette la condivisione di informazioni sul traffico e su eventuali eventi che ne influenzano lo scorrimento (cantieri, incidenti, autovelox…). Questo servizio è stato acquistato da Google nel 2013 per 966 milioni di dollari e i suoi dati sono stati integrati su Maps.
La funzione di segnalazione degli autovelox è presente in waze da quasi 4 anni, molto prima dell’acquisizione da parte di Google. Quindi perché le forze di Polizia hanno sollevato proprio ora questa richiesta?
Nell’ultimo periodo negli Stati Uniti sono ricorsi attentati e omicidi ai danni degli agenti di polizia da parte di criminali chiamati appunto “cop killer“. Secondo i dati degli investigatori americani, esiste il rischio che questi cop killer farebbero uso dei servizi di localizzazione degli autovelox presidiati, per designare e organizzare i loro crimini. Questo sospetto è stato anche parzialmente confermato da alcune foto postate su Instagram da parte di Ismaaiyl Brinsley, un terrorista legato ai delitti per vendetta nei confronti della morte di Eric Garner, che ha postato un’immagine di Waze corredato di insulti agli agenti. Questo sta portando ad un fenomeno di stalking, che potrebbe contagiare anche normali utenti, iniziando una pericolosa moda di Cop Stalking, mettendo a serio rischio gli agenti americani e non.
Un portavoce di Waze ha spiegato al The Guardian come il sistema sia basato su segnalazioni di utenti registrati al servizio e di come questi dati siano condivisi da tempo con le forze di polizia locale oltre che essere pubblicamente accessibili a tutti gli utenti Maps. La segnalazione del posto di blocco o dell’autovelox è valida nell’istante che viene inserita dagli utenti, ma è anche possibile che gli agenti si spostino subito dopo.
Restiamo in attesa di conoscere i provvedimenti che Google vorrà applicare alla sicurezza del servizio a seguito di questi esposti.
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