Indiscrezioni trapelate in rete affermano che Google abbia lavorato a lungo su un progetto segreto chiamato Google Here.
Tale innovazione avrebbe aggiunto nuove funzionalità a Maps, la famosissima applicazione di Big G. Da quanto viene riportato però, il CEO Alphabet Larry Page, ha deciso di sospendere il progetto prima che venisse sviluppato totalmente ed in seguito lanciato.
La novità che stava sviluppando Google aveva lo scopo di combinare attraverso un sistema di localizzazione, lanciato da alcuni beacons installati direttamente dai rivenditori, tramite l’applicazione Maps in modo tale da poter sempre rintracciare un utente.
Secondo le voci che circolano in rete, Google Here era un progetto diretto dall’intero Team sviluppatore di Google Maps e da Dan Cath.
Si trattava di un progetto di grandi dimensioni
Sembra che la sospensione del progetto Here sia dovuta a vari motivi, tra cui il fatto che tale funzione sarebbe diventata troppo invasiva per la privacy dell’utente. Inoltre non si avevano abbastanza certezze su quale fosse la percentuale di rivenditori disponibili ad aderire al servizio.
Un’ulteriore ipotesi sulla sospensione potrebbe anche essere il nome: Here è anche il nome che Nokia ha dato al suo navigatore. Di conseguenza Google avrebbe avuto una funzione con un nome già usato.
La funzione che doveva svolgere Google Here era attivare alcune activities dello smartphone, solo quando il servizio di localizzazione rivelasse la presenza dell’utente nei pressi di un determinato luogo.
Esempio: nel caso in cui l’utente possedesse la fidelity card di un rivenditore partner di Google Here e fosse entrato proprio nel punto vendita della catena del rivenditore, la funzionalità Here di Google avrebbe fatto apparire le informazioni della tessera in fullscreen, direttamente sullo smartphone della persona ignara di ciò.
Oltre a tale funzione, erano previste anche alcune applicazioni utili.
L’utente aveva la possibilità di ricevere un’invito al download di una determinata applicazione con una notifica, al fine di ricevere in seguito sconti in quel determinato punto vendita.
Oltre al problema della privacy dell’utente, c’era anche il problema economico: l’installazione di più beacon aveva dei costi notevoli e di conseguenza la maggior parte delle piccole compagnie di investitori del settore mobile advertising sarebbero state tagliate fuori.
La domanda che ci poniamo è la seguente:
Se il progetto ripartisse e di conseguenza fossimo davvero rintracciabili tramite Here, la nostra privacy dove andrebbe a finire?
Diteci la vostra opinione.
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