Oggi, Martedi 10 febbraio 2015 è il giorno della sicurezza su internet, e per ricordarcelo Google ci invita a fare un piccolo checkup dello stato del nostro account Google, con la promessa di regalarci 2GB di spazio di archiviazione su Drive se completeremo il controllo entro il 17 febbraio 2015.
Per fare questo elementare controllo eseguite queste semplici operazioni: recatevi a questo indirizzo, autentificatevi con il vostro account Google e seguite le semplici indicazioni in italiano per controllare che non ci siano attività sospette nel vostro account, come autorizzazioni di troppo e, che le informazioni di recupero siano tutte valide e al loro posto.
Una volta terminato ciò, vedrete una schermata come quella messa in questo articolo, a conferma che il controllo è andato a buon fine e così potrete ricevere i 2GB di spazio extra che verranno automaticamente assegnati intorno al 28 febbraio, confermandoli anche con una mail da parte di Google.
Vi ricordo che Google Drive è un servizio, in ambiente Cloud, di web storage e sincronizzazione online introdotta nel 2012 che permette all’utente di avere a sua disposizione ben 15GB di spazio dove potete metterci qualsiasi cosa, dalle foto, ai documenti importanti. È possibile ampliare questo spazio di archiviazione da 100 GB fino a 16 TB attraverso la sottoscrizione di un abbonamento mensile a partire da 1.99 $ al mese per 100GB.
Sul Drive è anche possibile creare Documenti, fogli di lavoro, presentazioni, disegni, moduli, tabelle e creare degli script. Insomma, un ottimo supporto online questa soluzione creata da Google.
Supporta una visualizzazione in anteprima di tantissimi formati sia audio sia video, mentre i files di dimensioni minori di 25MB sono visualizzabili direttamente tramite Google Drive.
In appendice mi limito a dire che a questo servizio si sono accompagnate delle critiche sulla privacy del sistema Drive, visto che c’è una clausola relativa alla gestione dei contenuti che permette a Google di fare praticamente qualsiasi cosa con i contenuti caricati dagli utenti, e questo ha fatto scoppiare un mezzo vespaio in rete, facendo migrare moltissimi utenti verso soluzioni diverse tipo Dropbox.
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