Samsung non è un’azienda molto rinomata quando si tratta di design sui suoi prodotti, specialmente nel campo della telefonia. Intendiamoci, realizza sempre ottimi device dalle forme caratteristiche e piacevoli. Spesso nei loro prodotti però si ha la sensazione di qualcosa di già visto ed un filo comune che lega un po’ tutti gli ultimi prodotti presentati. Ovviamente questo non è sempre una cosa negativa e forse i numeri le danno anche ragione ma certamente i loro prodotti hanno sempre un look simile.
Samsung però ha fatto molti sforzi per ovviare a ciò ed uno di questi potrebbe essere il prossimo brevetto di cui vi parleremo. Un brevetto che se davvero andasse in porto potrebbe rappresentare la ”prossima nuova generazione” nel campo della telefonia.
Samsung vanta dal canto suo smartphone di indubbio successo come la serie ”Note” o la più recente ed interessante serie ”Edge” con curvature dalle particolari caratteristiche caratterizzate da display con cui poter interagire. Detto ciò Samsung starebbe cercando per il prossimo futuro, un nuovo ”form factor”, un nuovo design che possa contraddistinguere i propri device e differenziarsi dagli altri suoi competitor. Uno tra questi potrebbe essere il display pieghevole, poichè molte persone preferiscono un display più ampio per visualizzare contenuti ma dimensioni ”portabili” quando si parla di form factor. Ciò potrebbe essere una buona soluzione per incrementare le vendite in un settore ormai molto statico.
A tal proposito Samsung inonda di brevetti l’USPTO (corrispondente al nostro ufficio brevetti) con molti disegni differenti per display flessibili anche se in pratica non realizzano dispositivi veri e propri con tali caratteristiche. L’unico è stato in risposta alla linea G Flex di LG, con Il Galaxy Round che con un display curvo è stato venduto solo brevemente in Corea del Sud. Samsung ha sperimentato anche telefoni pieghevoli , display in grado si essere arrotolati e anche dual-display. Tuttavia, quest’ultimo brevetto usa lo stesso concetto del display arrotolabile ma in uno smartphone più tradizionale.
Tornando però al nostro nuovo brevetto pensiamo che abbia veramente dell’innovativo ed insolito. Il display è normalmente più piccolo, ma l’utente può estendere il display quando il contenuto sia tale ed abbia necessità di una zona più ampia di visualizzazione richiamabile estraendo ed espandendo il display esistente. Quando questo viene nascosto, le dimensioni del dispositivo tornano nuovamente accettabili per trasportarlo più facilmente. Dalle immagini è possibile notare come il bordo (contrassegnata dal numero 221), estraendolo, permetta al display (contrassegnato dal numero 223) di srotolare fuori dell’area contrassegnata dal numero 211. Otteniamo così un display più grande che permetterebbe meglio di interagire con il dispositivo. Finito il nostro utilizzo, sarà sufficiente premere e il display si ritrarrà nuovamente dentro al dispositivo per portarlo comodamente in tasca.
Il problema con la maggior parte dei brevetti è che non abbiamo mai la possibilità di vedere il progetto definitivo sul mercato per la vendita, ma crediamo che questo abbia buone potenzialità. Samsung e altri produttori di display, hanno già realizzato e stanno lavorando su questa nuova possibilità , quindi di per se non è una vera e propria innovazione e potremmo provarla molto presto. E’ indubbio però che con questa nuova tecnologia, il consumatore ottiene il meglio dei due mondi, quello più piccolo dato dalle dimensioni ridotte ed un grande display che potrebbe giovare in termini di fruibilità. Via
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