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Pokémon Go, clamoroso divieto in Cina

Il gioco più discusso di tutto il 2016 è stato Pokémon Go, nessun dubbio al riguardo. Il titolo firmato da Nintendo e Niantic è riuscito a monopolizzare l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori durante i mesi estivi e il suo lancio è stato accompagnato da numeri fuori dal comune. Innegabile che, dopo il boom iniziale, la situazione si sia normalizzata e il bacino di utenti sia andato via via riducendosi.

Nintendo, dopo il successo ottenuto con questo gioco, ha compreso le potenzialità del mondo mobile e ci ha riprovato con Super Mario Run, esordio dell’idraulico più famoso del mondo sulle piattaforme iOS. Si torna ora a parlare di Pokémon Go per questioni che però hanno poco a che fare il suo successo, bensì riguardano un curioso divieto. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cina vieta Pokémon Go (e i suoi cloni)

Sembra passata una vita, ma pochi mesi fa tutti erano impazziti per Pokémon Go. Una mania senza confini, tutto il mondo si era lanciato a caccia dei simpatici mostriciattoli, ora sono molti meno i giocatori ma il gioco conserva il suo fascino. A qualcuno però questo gioco non piace proprio, stiamo parlando del governo cinese.

pokemon go

Il colosso asiatico ha bandito il titolo per questioni di sicurezza, la motivazione ufficiale è volta a evitare danni a cose e persone. Bandita non solo l’applicazione ufficiale ma anche tutte le varie imitazioni che vanta e non sono poche considerato il successo planetario di Pokémon Go.

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Niantic non ha ancora replicato a questa decisione cinese, non è da escludere che si cerchi un accordo con l’autorità per non dover rinunciare a un mercato così ricco.

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