Snap è ufficialmente entrata sul mercato con una valutazione dai 20 ai 25 miliardi di dollari. La compagnia deve il suo successo al social network Snapchat, creata dal giovanissimo Evan Spiegel, un 26enne che abbandonò i suoi studi alla Stanford University per dedicarsi completamente allo sviluppo dell’app nel 2011. È da allora che il suo social network è diventato il punto di riferimento per un enorme percentuale di giovani appassionati. Al suo esordio Snapchat fu frainteso come un app per scambiarsi contenuti a sfondo sessuale per via del suo funzionamento. Al contrario di Facebook e di Twitter, Snapchat non ha una bacheca di post duraturi ma permette di scambiare foto e video e di impostare un timer dopo il quale il contenuto verrà automaticamente cancellato. Una sorta di antitesi di Facebook di Mark Zuckerberg dunque.
In questi anni Snapchat ha visto una crescita esponenziale, passando dai 1000 utenti nel 2012 ai 160 milioni di utenti giornalieri attuali che sono riusciti a trovare quel “qualcosa in più” visto dalla giovanissima compagnia che afferma: “Quando le immagini diventano così semplici da scattare e condividere con gli smartphone, diventa più semplice usare le immagini come forma di comunicazione”.
Snap ha rivelato che Snapchat raggiunge quasi il 70% della fascia 18-24 nei soli Stati Uniti e oltre il 41% di quella 18-34, che passano in media almeno 30 minuti al giorno sull’applicazione. Un social network giovane e popolato anche da grandi star, che può contare tra i suoi utilizzatori più noti nomi celebri di Hollywood e del pop come Jared Leto, Arnold Schwarzenegger, Kim Kardashian, Ariana Grande, Justin Bieber e tanti altri.
Cosa si prospetta nel futuro di Snapchat?
Un’altra delle attrattive di Snapchat è Lenses, la sezione di filtri e di “lenti” che, con una particolare tecnologia di acquisizione e reticolazione facciale 3D, permette di applicare ogni tipo di filtri ed effetti alle foto scattate.
Snapchat aggiunge continuamente nuovi filtri al suo Lenses ma a quanto pare starebbe cercando di spingersi oltre, creando una tecnologia di realtà aumentata in grado di identificare oggetti e ambienti reali così da sovraimporre effetti digitali. Non è ancora del tutto chiaro che tipo di modifiche saranno possibili ma Snapchat non si sbilancia a riguardo dato che sembra essere ancora impegnata con i primi stadi di sviluppo. Una tecnologia questa che attrarrebbe certo tantissimi potenziali inserzionisti che potrebbero applicare i loro marchi anche ad oggetti.
Non sarebbe infatti la prima volta che Snapchat ha usato Lenses a scopi commerciali. Capita spesso che Snapchat collabori con Hollywood per lo sviluppo di filtri che promuovano le ultime uscite, come il filtro creato appositamente per Underworld: Blood Wars, che utilizzava lo giroscopio del cellulare per creare un “ambiente d’immersione a 360 gradi”.
Lenses è reso possibile grazie a Looksery, una startup ucraina che la Snap acquistò per 150 milioni di dollari nel 2015.
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