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Google: multa da 6.750.000 $ in Russia per le App preinstallate su Android

Google è stata colpita da una multa davvero salata da parte dell’antitrust in Russia. L’entità di questa multa è veramente molto elevata, si parla infatti di $ 6,75 milioni. Questa è stata dovuta alla richiesta fatta ai produttori di telefoni di preinstallare le sue applicazioni sui dispositivi mobili Android. La maggior parte degli smartphone e tablet presenti in Russia si basano su Android, e il motore di ricerca interno Yandex, rivale di Google,  ha presentato una denuncia l’anno scorso, accusando la società statunitense di abusare della sua posizione. La multa è piccola per Google trattandosi di una cifra inferiore a quella che l’azienda fa in un’ora, fa notare Recode, ma la decisione mostra la crescente ostilità verso Google in Europa.

Google multa in Russia per denuncia partita dai rivali di Yandex

Una delle tante denunce antitrust attualmente in fase di discussione contro Google da parte dell’Unione Europea si concentra sulla stessa questione: si accusa la compagnia americana di abuso di posizione dominante sul mercato, costringendo i produttori a preinstallare i propri servizi su dispositivi Android. A differenza del resto d’Europa, però, la Russia ha un valido concorrente di Google, Yandex, il quale ha circa il 60 per cento del mercato della ricerca online nel paese. Con il passaggio al mobile, però, l’azienda sembra preoccupata  per la posizione dominante assunta da Google, che almeno per quanto concerne gli smartphone sembra avere una posizione nettamente di vantaggio sul suo avversario russo. Il cane da guardia rappresentato dall’ antitrust della Russia, la FSA, ha già messo sotto mira il suo prossimo obiettivo. questa infatti ha aperto una nuova indagine sostenendo che Apple è coinvolta nella mancata riduzione dei prezzi per l’iPhone 6S e 6S.

Dopo Google l’antitrust della Russia se la prende anche con Apple?

L’agenzia russa che tutela il mercato e la concorrenza, sostiene che, dopo che questi i dispositivi sono arrivati sul mercato russo nel mese di ottobre dello scorso anno, i prezzi di Apple e 16 altri rivenditori sono rimasti per un lungo periodo gli stessi, dunque l’accusa è quella di fare cartello con gli altri rivenditori per far rimanere stabili i prezzi dei melafoni in Russia. “Il FAS ritiene che una tale coincidenza potrebbe essere il risultato di un coordinamento dei prezzi dei rivenditori russi da parte del gruppo di Apple”, ha detto l’agenzia. Vedremo dunque quali conseguenza porterà questa accusa. 

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