Agcom ha deciso di procedere nei confronti dei principali operatori telefonici nazionali. Wind Tre, Tim, Vodafone e Fastweb sono nei guai per non aver rispettato le disposizioni che riguardano la cadenza della fatturazione e il rinnovo di offerte tlc.
I provider del nostro paese hanno infatti recentemente rimodulato la cadenza della tariffazione, passando dai tradizionali 30 giorni a 28 giorni. Due giorni che fanno la differenza nell’arco di un anno, con le bollette che diventano 13 invece che 12.
Agcom: ‘Basta fatture a 28 giorni’
L’Autorità Garante per le comunicazioni, tramite una nota, spiega di aver effettuato le verifiche necessarie ed è stata ravvisata il mancato ottemperamento delle delibere. Agcom valuta azioni sanzionatorie, anche per evitare che altri settori si mettano in scia, rimodulando la fatturazione allo stesso modo.
Modus operandi che è stato recentemente sposato da Sky, che da ottobre adotterà fatture a 28 giorni. Massimiliano Dona dell’Unione nazionale consumatori accoglie con gioia la decisione di Agcom e spera che i provvedimenti siano duri. Servirebbe inoltre un’azione da parte del governo, inserendo nella legge di stabilità un provvedimento che vieti le fatture a 28 giorni.
Le tredici mensilità hanno impatto reale sul bilancio delle famiglie, rincari che si attestano in media intorno all’8%. L’Unione nazionale consumatori ha dato vita a una campagna alla quale hanno aderito 5000 persone allo scopo di informare consumatori e classe politica.
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