E’ una delle situazioni più allarmanti e angoscianti per noi appassionati, quando ci ritroviamo con lo smartphone perso o ancora peggio uno smartphone rubato!
L’assoluto panico dovuto alla perdita di , letteralmente, di un “pezzo di vita”.
Purtroppo si instaura un certo “rapporto” con i nostri device, in cui sono rilegati una parte importante dei nostri momenti vissuti, dentro foto, documenti, email e tante altre cose molto personali che non vorremmo mai che ci vengano rubate.
Amicizie, social, foto o messaggi importanti, sono legati inesorabilmente al telefono rubato che così tanto abbiamo utilizzato ogni giorno : quando questo ci viene sottratto senza la nostra volontà o ancora peggio siamo noi la causa del nostro male, ecco un brivido attraversaci lungo tutta la schiena.
A tutto c’è rimedio, e forse c’è ancora speranza: in nostro soccorso, ci aiutano proprio i nostri amati smartphone e le loro particolari funzionalità antifurto, di cui forse non sempre siamo a conoscenza, in grado di localizzare uno smartphone perso o rubato e molte volte anche di ritrovarli.
Questa guida vuole elencarvene alcuni fornendovi tutto il necessario per poter ovviare a questi spiacevoli inconvenienti.
La prima cosa da fare: bloccare il telefono rubato !
Contenuti dell'articolo
- 1 Come bloccare e rintracciare un telefono Android rubato
- 2 Come bloccare e rintracciare un telefono Samsung
- 3 Altre applicazioni per gestire le situazioni di smartphone rubato
- 4 Come bloccare una SIM rubata
- 5 Bloccare il telefono utilizzando l’IMEI
- 6 Come denunciare il furto di uno smartphone
- 7 Ma come fanno i ladri a sbloccare il telefono ?
- 8 Come capire se stiamo per acquistare un cellulare rubato online
- 9 Posso essere accusato di ricettazione se acquisto un cellulare rubato?
- 10 Il caso mediatico della ragazza alla quale hanno rubato il cellulare
- 11
- 12
- 13 Conclusioni e riflessioni
Come bloccare e rintracciare un telefono Android rubato
Tutti i cellulari rubati o smarriti Android con a bordo questo sistema operativo potranno utilizzare questo metodo, che necessità però di aver installato preventivamente l’app presente sul Play Store “Gestione Dispositivi Android” che è in grado di localizzare il nostro telefono.
[appbox googleplay com.google.android.apps.adm]
Se non l’avete già fatto procedete subito con l’installazione, si rivelerà un utile strumento in questi casi:
- la prima schermata che visualizzerete sarà di benvenuto;
- Dopo aver accettato, sarete chiamati ad effettuare l’accesso con il vostro account Google e l’applicazione successivamente visualizzerà una mappa con sotto il nome del vostro dispositivo;
- L’applicazione sarà in grado di rintracciare e di visualizzare il cellulare all’interno di una mappa (la localizzazione è approssimativa) e vi consentirà di poter effettuare tre operazioni: Farlo squillare, Bloccarlo, Resettarlo
Ovviamente tutte queste procedure vanno fatte dal vostro PC perchè non avendo più il telefono, il PC è l’unico modo per trovarlo.
Vi basterà recarvi in questa pagina e dopo aver effettuato l’accesso potrete effettuare le operazioni sopra elencate.
Come bloccare e rintracciare un telefono Samsung
Samsung, essendo uno dei marchi più diffusi, ha la sua procedura di tracciamento visibile dalla pagina web realizzata appositamente.
Dopo che avrete effettuato l’accesso, previa registrazione, avrete a disposizione una mappa in cui poter individuare il vostro telefono rubato o smarrito.
Sarà possibile anche effettuare varie operazioni come: localizzarlo, bloccarlo, farlo squillare, ottenere una lista delle chiamate, cancellazione dei dati presenti sul device e sbloccare lo schermo.
Altre applicazioni per gestire le situazioni di smartphone rubato
Veniamo ora alla possibilità di poter utilizzare applicazioni alternative che individuano il nostro smartphone fino alla cancellazione completa di tutto ciò che si trova al suo interno.
Più o meno tutte quelle che vi elencheremo assolvono alle stesse funzioni e negli store di appartenenza dei vari sistemi operativi ne sono presenti molte altre simili.
A tal proposito anche le IENE, popolare programma televisivo di denuncia, con un servizio che tratta il nostro argomento si è occupata della faccenda illustrandoci con un video le potenzialità delle applicazioni messe a nostra disposizione.
Anche noi, quindi, vorremmo parlarvi delle applicazioni più famose:
Cerberus
[appbox googleplay com.lsdroid.cerberus]
Cerberus è una applicazione di antifurto completa, la migliore protezione al momento sui dispositivi Android persi o rubati. Non è soltanto un’app in grado di trovare un dispositivo, Cerberus ha molte altre funzionalità uniche che la rendono un app perfetta per localizzare il nostro cellulare o tablet, identificando il ladro per recuperare il nostro dispositivo.
L’applicazione è gratis per una settimana, successivamente si potrà acquistare una licenza a vita al prezzo di 4.99 euro pagabili direttamente all’interno dell’applicazione. Nessun costo quindi di abbonamenti mensili o annuali, solo un pagamento una tantum. La licenza è associata al personale account, e permette di controllare fino a tre dispositivi associati.
All’interno di Cerberus sono presenti tre modalità per proteggere il nostro dispositivo:
– Controllo remoto tramite il sito https://www.cerberusapp.com
– Controllo remoto via SMS da un altro telefono
– Avvisi automatici
Norton Antivirus e Sicurezza
Uno delle aziende più importanti di sicurezza informatica online, Norton, ha creato la sua app principalmente per la navigazione sicura, ma ha al suo interno ha altre funzionalità simili alla precedente applicazione Cerberus.
Norton Mobile Security protegge i nostri dispositivi contro minacce quali app nocive, furto o smarrimento e siti Web progettati per rubare le nostre informazioni.
L’applicazione è in prova gratuita per 30 giorni nella versione Premium e non richiede informazioni sulla propria carta di credito. Al termine del periodo di prova, si può continuare ad utilizzare le funzionalità gratuite ma per un completo controllo del nostro smartphone vi invitiamo ad acquistare la licenza annuale anche se abbastanza cara. Di seguito alcune funzionalità inerenti il nostro argomento:
- Blocca chiamate e messaggi di testo e indesiderati
- Blocca da remoto del nostro dispositivo per impedirne il furto di dati
- Possibilità di bloccare automaticamente il nostro dispositivo dopo 10 tentativi di sblocco non riusciti
- Cancellazione da remoto di tutte le informazioni presenti sul dispositivo
- funzionalità Sneak Peek che utilizza la webcam integrata per scattare una foto di chiunque utilizzi il nostro dispositivo segnalato come smarrito o rubato
- Localizza da remoto su una mappa il nostro dispositivo
- Salva automaticamente la posizione del nostro dispositivo quando la batteria si sta esaurendo
- Attiva un allarme sonoro per ritrovare il nostro dispositivo smarrito
- Possibilità di bloccare istantaneamente il telefono nel caso in cui la scheda SIM venga rimossa
- Controllo della protezione su tutti i nostri dispositivi mobili da un unico sito Web
La versione Premium di Norton Mobile Security ha un costo di €29,99 per 1 anno di abbonamento con la possibilità di associare e proteggere più dispositivi alla volta.
[appbox googleplay com.symantec.mobilesecurity]
CrookCatcher – Anti Theft
CrookCatcher un’altra app simile alle precedenti, dà la possibilità di reclamare il nostro telefono rubato. L’applicazione rileva quando qualcuno cerca di sbloccare il nostro smartphone con la password sbagliata con la possibilità di scattare una foto dell’intruso e manda via email il tutto con la localizzazione dello smartphone.
[appbox googleplay com.harteg.crookcatcher]
Come bloccare una SIM rubata
Altro problema quando perdiamo o ci viene rubato lo smartphone è quello di bloccare la scheda SIM rubata.
Brevemente vi spiegheremo le procedure da effettuare per i vari operatori di appartenenza:
bloccare un telefono Vodafone
Basterà chiamare subito ai numeri gratuiti 190 (da un numero Vodafone) o 800100195 (da altro operatore o da Rete Fissa) per sospendere la SIM che era nel telefono ed essere sicuro che nessuno possa chiamare, mandare SMS o utilizzare internet dal tuo numero.
Bisognerà quindi sporgere denuncia (di furto o di smarrimento) presso le Autorità di Pubblica Sicurezza o preparare una dichiarazione sostitutiva (autocertificazione).
bloccare un telefono Tim
Se siete clienti Tim ricaricabile e siete già registrati alla sezione MyTIM Mobile è possibile bloccare la linea direttamente online.
Se non siete registrati alla sezione MyTIM Mobile o siete clienti in abbonamento dovrete contattare il Servizio Clienti 119.
Previa identificazione e verifica della titolarità del numero (attraverso la comunicazione di nome, cognome, codice fiscale,…) verrà immediatamente bloccata la linea al traffico telefonico.
Bisognerà anche in questo caso sporgere denuncia (di furto o di smarrimento) presso le Autorità di Pubblica Sicurezza o preparare una dichiarazione sostitutiva (autocertificazione).
bloccare un telefono Wind
In caso di furto o smarrimento della SIM Wind , avete la possibilità di mantenere il vostro numero di telefono.
Per effettuare il blocco della SIM Wind rubata, l’intestatario deve contattare tempestivamente il 155, che provvedera’, previa verifica della titolarita’, a sospendere immediatamente la SIM alle chiamate in uscita.
In caso di ritrovamento, è necessario contattare nuovamente il 155 che provvederà a riattivare la SIM.
Per richiedere, invece, la sostituzione della SIM rubata Wind, occorre rivolgersi a un Negozio Wind:
- Per i clienti in Abbonamento il costo di sostituzione della SIM, pari a 10 euro, sarà addebitato direttamente sul Conto Telefonico;
- Per i clienti con carta ricaricabile, il costo della nuova SIM, pari a 10 euro, dovrà essere corrisposto direttamente al rivenditore Wind al termine della procedura di sostituzione: nessun costo sarà addebitato sul credito telefonico della ricaricabile.
La sostituzione sara’ effettuata mantenendo il precedente numero telefonico.
Per le SIM ricaricabili e’ possibile trasferire sulla nuova SIM il credito residuo presente al momento della sospensione della SIM per furto e smarrimento.
Per le SIM in Abbonamento, si continueranno a pagare i costi fissi previsti per un contratto post-pagato (eventuali Canoni, Tassa di Concessione Governativa, IVA).
bloccare un telefono 3 Italia
Se avete smarrito oppure vi hanno rubato la SIM ed il cellulare 3 potete sospendere la USIM 3 proteggendola da un uso illecito:
- se vi trovate in Italia, chiamate subito il numero gratuito 800 832 323
- se vi trovate all’Estero, chiamate il Sevizio Clienti, componendo il +393933934077 (la chiamata è gratuita).
Effettuate quindi la denuncia presso le Autorità competenti ed inviatela tramite fax al numero verde 800 179 700 (raggiungibile solo dall’Italia), allegando la copia fronte retro di un vostro documento di identità valido ed il modulo di richiesta di blocco del cellulare, che consentirà a 3 di non renderlo utilizzabile da altre persone.
Per ottenere la sostituzione della SIM Tre rubata, dovrete recarvi presso uno dei Punti Vendita 3 presentando la copia della denuncia.
La sostituzione non comporta il cambio del numero di cellulare e vi consente di mantenere eventuali crediti/opzioni attivi sul vostro piano tariffario. Se avete sottoscritto l’opzione 3 Help Light Care dovrete chiamare il servizio 3 Help Care al numero 800 831313 (raggiungibile solo dall’Italia) per avere informazioni in merito.
Vi ricordiamo che dovrete mettervi in contatto con il servizio 3 Help Care entro le ore 19 del giorno lavorativo successivo a quello in cui si è verificato l’evento e sporgere denuncia presso le Autorità competenti entro le 24 ore successive all’evento del furto.
Bloccare il telefono utilizzando l’IMEI
Se si desidera bloccare anche il telefonino rubato o smarrito cosicché non sia più possibile utilizzarlo sulla rete degli operatori mobili nazionali potrete inviare un’autodichiarazione di furto o smarrimento attraverso un apposito modulo di richiesta “Blocco IMEI” indicando il codice IMEI del telefonino da bloccare e allegando copia del documento di riconoscimento.
Ricordiamo che l’IMEI è un codice composto di 15 cifre ed è riportato su di una etichetta all’interno del telefonino o sulla confezione originale dello stesso.
Si può inoltre individuare digitando sulla tastiera del telefonino il seguente codice: *#06#. Nel caso non abbiate conservato la confezione del telefonino o non abbiate provveduto in passato a memorizzare il codice IMEI, è possibile risalire allo stesso comunicandolo all’operatore di appartenenza, attraverso il Modulo di richiesta Blocco IMEI, con quattro numeri di telefono che chiamate abitualmente.
Nel caso in cui sporgiate denuncia presso le competenti Autorità di Pubblica Sicurezza potrete allegare la copia alla suddetta richiesta.
Di seguito i numeri di fax dei vari operatori a cui inoltrare il modulo:
- TIM – modulo per clienti ricaricabili o clienti in abbonamento . Inviare via fax al numero 800.600.119. In alternativa si può compilare direttamente online (clienti ricaricabili o in abbonamento)
- Vodafone – modulo per clienti ricaricabili e in abbonamento . Inviare via fax al numero 800.034.651
- Wind – modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento . Inviare via posta all’indirizzo WIND TELECOMUNICAZIONI S.p.A. – Casella Postale n. 14155 – Ufficio Postale Milano 65 – 20152 MILANO MI
- 3 Italia – modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento .Inviare via fax al numero 800.179.700
- PosteMobile – modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento. Inviare via fax al numero 800.242.626
- Fastweb – modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento. Inviare via fax al numero 02.366.56.449
Come disabilitare Whatsapp in caso di furto
Il vostro telefono rubato potrebbe essere totalmente alla mercè del malintenzionato che potrebbe abusarne. Vorremmo quindi spiegarvi anche come disabilitare il vostro numero su tale servizio di messaggistica.
Nel malaugurato caso in cui il telefono venisse rubato o perso, Whatsapp è in grado di non fare utilizzare a nessuno il nostro account: dovremo chiamare il nostro gestore di telefonia mobile non appena possibile per bloccare la scheda SIM. A quel punto, non sarà possibile verificare il nostro account sul telefono rubato in quanto è necessario poter ricevere SMS o telefonate per approvare l’account.
Dopo aver bloccato la SIM del nostro telefono rubato, potremmo usare una nuova SIM con lo stesso numero per attivare WhatsApp nel nuovo cellulare. Questo è il modo più veloce per disattivare l’account su di un telefono rubato. WhatsApp può essere attivato solo su un numero di telefono e su un unico dispositivo alla volta.
E’ anche possibile disattivare l’account inviando una mail con la frase Perso/rubato: Disattivazione del mio account nel corpo dell’email, includendo il numero di telefono nel formato internazionale completo (+39 seguito dal proprio numero telefonico).
Importante: Anche con la carta SIM bloccata e il servizio telefonico disabilitato, WhatsApp può essere utilizzato tramite connessione Wi-Fi se non si ci mette in comunicazione con il Servizio Clienti. Per maggiori informazioni potrete recarvi direttamente alla pagina di supporto.
Come denunciare il furto di uno smartphone
Una delle domande che spesso si fanno gli utenti è in merito a tutto ciò che conviene conoscere quando andiamo ad effettuare denuncia alle autorità competenti.
Tutti i diritti e doveri da osservare da parte nostra ma anche degli organi di polizia.
Tutto è spiegato direttamente sul sito della Polizia di Stato dove nell’apposita sezione ”domande e risposte”’potremmo conoscerne le modalità. Una su tutte riguarda appunto il furto di un terminale:
”In caso di furto di telefono cellulare, la prima cosa da fare è contattare il servizio clienti del vostro gestore al fine di bloccare l’utenza telefonica ed eventualmente chiedere la sostituzione della scheda per mantenere il proprio numero telefonico. In seguito bisognerà recarsi presso il più vicino ufficio di Polizia per denunciare l’accaduto, portando con sè un documento di identità valido ed il codice IMEI del telefono cellulare. Il codice IMEI è il numero che contraddistingue un cellulare da un altro. Per questo motivo è importante trascrivere e conservare con cura il codice IMEI del proprio telefono riportato sulla confezione di acquisto o comunque indicato nel vano batteria dell’apparecchio stesso.”
Altra domanda riguarda lo smarrimento o l’uso indebito di un terminale:
”Se un telefono viene smarrito non si ravvisa alcun tipo di reato, tuttavia la denuncia è necessaria per l’eventuale restituzione in caso di rinvenimento del cellulare, o per il perseguimento penale di terzi che lo usino indebitamente.”
Ultimo ma non meno importante. i provvedimenti da adottare quando riceviamo SMS anonimi o chiamate senza numero durante la notte:
”Per l’inizio degli accertamenti è opportuno denunciare i fatti accaduti preferibilmente presso il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni competente o presso una sua sezione, o se ciò non fosse possibile, al più vicino organo di Polizia, avendo cura di indicare in particolare le date e gli orari in cui sono state ricevute le telefonate di disturbo, trascrivendo a parte tali dati, il testo integrale ed ogni altro dettaglio utile.”
Ma come fanno i ladri a sbloccare il telefono ?
Una delle tante curiosità legate al furto degli smartphone è la modalità adottate dagli stessi ”ladri” per sbloccare i nostri amati device.
Una recente indagine svolta da Symantec (rinomata azienda incentrata sulla sicurezza in ambito multimediale) ha rivelato come ad esempio sia facile aggirare la sicurezza in un iPhone rubato.
L’azienda ha cercato di spiegare come i malintenzionati riescano facilmente a sbloccare ed ottenere i contatti delle vittime e ottenere i dati necessari allo sblocco del dispositivo.
I ladri infatti sfruttano le stesse informazioni mostrate sul display del dispositivo.
Il servizio “Trova il mio iPhone” presente sui dispositivi Apple permette al possessore di poter visualizzare sul display un messaggio, generalmente informazioni utili come numeri di telefono per rintracciarne il proprietario od addirittura interi indirizzi di residenza.
Quando la prima eventualità è indicata sul display del telefono rubato, il ladro la sfrutta per inviare un messaggio al numero presente. Camuffato da messaggio inviato direttamente da Apple, il proprietario del device, viene generalmente indirizzato ad un link esterno.
Questo link indirizza i malcapitati utenti ad un sito del tutto simile ad iCloud.
Invitati a fornire i dati di accesso per localizzarlo, ecco che il tranello ha sortito il suo scopo ed i ladri potranno interagire sul vostro smartphone indisturbatamente.
Ovviamente la perdita, come accennato ad inizio articolo porta spesso a non riflettere su ciò che facciamo e l’impulsività ci porta spesso a conclusioni affrettate.
L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è sempre quello di passare per canali ufficiali o dalle applicazioni messe a disposizione dai vari brand nei propri telefoni, usabili anche da PC.
Come capire se stiamo per acquistare un cellulare rubato online
Altro annoso problema sempre legato alla questione dei cellulari rubati e come individuarli distinguendo cellulari usati a prezzi interessanti dalla vendita di cellulari rubati online, ad esempio quando ne acquistiamo uno sui tanti siti di aste o mercatini.
Purtroppo spesso non si conosce l’interlocutore da cui lo acquistiamo quindi è bene prendere delle precauzioni per evitare di prendere letteralmente una ”sola”.
Una cosa assolutamente da pretendere dall’ipotetico proprietario del telefono è l’IMEI dello stesso.
Se siamo i sicuri possessori del device sarà altrettanto facile per noi individuare il codice presente sulla scatola che accompagnava lo smartphone, quindi se la persona dovesse incontrare delle resistente alla vostra richiesta, un primo campanello d’allarme deve suonarvi nella testa.
Ovviamente per acquistare più veridicità sarebbe buona norma parlare direttamente al telefono con il vostro ”venditore” in modo che l’immediatezza dell’informazione che cercate sia constatata direttamente.
Ottenuto il codice IMEI potrete recarvi su questo sito oppure su questo per iPhone dove poter inserire le 15 cifre e constatare di persona se il telefono in questione è stato inserito in una ”lista nera’‘.
Altro espediente per ottenere direttamente il codice è quello di, come detto nei precedenti paragrafi, digitare su Android un codice alfanumerico che lo visualizzerà sul display riportato in uno dei paragrafi precedenti.
Altra buona norma da seguire quando acquistate online è certamente la quantità di informazioni che riuscite ad ottenere sull’oggetto.
Foto di scatole, accessori presenti allínterno, scontrini e fatture sono un esempio tangibile della buona fede del ”vostro venditore”.
Un’altra buona norma è quella di effettuare il pagamento su uno dei servizi più famosi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro tramite Internet come PayPal , servizio che vi aiuterà, in caso qualcosa dovesse andare storto, di aprire una controversia e magari essere rimborsati dell’intera cifra sborsata e qualora il vostro venditore dovesse accettare questa forma di pagamento potrebbe essere un ulteriore indice di fiducia.
Attenzione però. Una domanda è d’obbligo quando non si è certi della provenienza del nostro smartphone rubato.
Posso essere accusato di ricettazione se acquisto un cellulare rubato?
A questa domanda la risposta potrebbe essere affermativa.
L’uso infatti di una scheda SIM intestata a nostro nome su di un telefono rubato può essere “usata contro di noi”.
Ciò è dovuto dall’ipotetica consapevolezza dell’illiceità della provenienza dell’apparecchio e dal suo conseguente uso, questo almeno nella maniera in cui si parla di “dolo per accettazione del rischio”: tutto questo è spiegato nella sentenza 18525/15 della Cassazione.
Nella fattispecie il telefono, appurata la provenienza illecita, era stato utilizzato con la scheda SIM intestata dal compratore il quale non aveva fornito giustificazioni circa la provenienza dell’oggetto acquistato.
L’uso di una scheda SIM, insieme alla mancanza di giustificazioni circa i motivi del suo utilizzo in un prodotto di dubbia provenienza possono «concorrere ad integrare un quadro indiziario univocamente indicativo della consumazione del reato».
Fate quindi molta attenzione.
Il caso mediatico della ragazza alla quale hanno rubato il cellulare
Per sdrammatizzare vogliamo raccontarvi un ”simpatico” aneddoto legato al furto di smartphone è quello raccontato da una ragazza che a seguito di questo spiacevole inconveniente si è ritrovata sul proprio account Dropbox le foto di colui che gli ha rubato il telefono!
Dropbox permette l’upload automatico delle foto scattate (simile all’applicazione Foto di Android), l’ignaro ladro non conscio di tale modalità ha scattato decine e decine di foto che la proprietaria del telefono si è ritrovata suo malgrado sul proprio account.
Di conseguenza ha deciso di caricare sul suo Tumblr tutte le foto del mal’intenzionato svergognandolo in pubblica piazza.
Oltre ad aver individuato il nome del ladro su Facebook decide di postare su Tumblr ogni foto accompagnandola da frasi irriverenti al limite del comico:
«Hafid vive in un delizioso appartamento a Dubai con due camere da letto insieme ai suoi migliori amici Ali e Abdulla. Per finanziare questo luogo mozzafiato lavorano come sarti e rubano smartphone da ragazzine ubriache sulle spiagge di Ibiza. L’esclusivo design degli interni, tutti auto prodotti, è ispirato a diverse discariche di rifiuti spaziali di tutto il mondo. Hafid e i suoi amici credono nella protezione dell’ambiente, per questo risparmiano l’acqua e altre risorse non pulendo né prendendo alcuna misura igienica».
La “‘serie” sta diventando quasi un appuntamento fisso degno della migliore fiction televisiva dove puntualmente ad ogni foto che compare su Dropbox la proprietaria aggiunge il suo personale commento.
Conclusioni e riflessioni
Questa guida vuole farvi conoscere a 360° tutto quello che è possibile fare quando la disperazione ci assale e come molti strumenti messi a nostra disposizione ci possano aiutare nelle situazioni spiacevoli elencate nel nostro articolo. E’ bene precisare che comunque qualora decidiate di provvedere autonomamente al recupero del vostro smartphone, non potete sapere chi vi troverete di fronte. Incontrare un malintenzionato potrebbe essere una situazione ad alto rischio e quindi è sempre meglio avvertire le autorità per non incorrere in inutili pericoli.
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