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Addio Project CSX: ZTE molla lo smartphone che si controlla con gli occhi

Il mondo degli smartphone è in fermento, si sente la necessità di feature rivoluzionarie per risvegliare un mercato a detta di molti saturo. Non è infatti una novità che gli analisti ritengano ormai saturo il mercato dei top di gamma, ormai praticamente tutti hanno uno smartphone ed è difficile convincere una larga fetta dell’utenza a cambiare dispositivo in assenza di una vera e propria rivoluzione tecnologica.

Ci sono un paio di prospettive che stanno rianimando il mondo tecnologico in questi mesi. Una di queste riguarda i dispositivi con schermo flessibile, orizzonte che sta intrigando moltissimi colossi tech, ma nei mesi scorsi si è parlato molto pure di un device che ha nell’interfaccia la propria grande arma. Un passo oltre il mondo touch, Project CSX si proponeva come l’opportunità di gestire le operazioni tramite il movimento dei propri occhi. Una grande idea, destinata forse a non tramutarsi mai in nulla di concreto.

Smartphone con eye-tracking, ZTE ha gettato la spugna?

Kickstarter è la piattaforma che molto spesso permette a grandi idee di trasformarsi in prodotti rivoluzionari, lo ha utilizzato anche ZTE per sostenere il Progetto CSX, volto alla creazione di uno smartphone con interfaccia controllabile tramite movimento degli occhi e riconoscimento vocale.

ZTE smartphone occhi

Un terminale che avrebbe potuto rivoluzionare le regole del gioco, nato dall’obiettivo di poter gestire tutte le operazioni con una sola mano. L’idea era quella di ridurre le difficoltà legate a un uso in mobilità, il progetto prevedeva anche un adesivo che consentisse di apporre il device su una superficie verticale.

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Un’idea arrivata dal mercato, sono infatti gli utenti a proporre questo tipo di terminale al brand cinese, che ha accettato la missione aprendo il fundrising su Kickstarter ma dopo appena 45 giorni si è deciso di chiudere. Obiettivo 500 mila dollari per avviare la produzione, dopo un mese e mezzo in casa c’erano appena 36 mila dollari, che verranno restituiti agli investitori.

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Un dispositivo vincente in teoria, ma restano le perplessità circa l’applicazione pratica, che rischiava di essere frenetica e imprecisa, basti pensare a un comando impartito tramite un movimento dello sguardo, basta qualcosa che accade intorno a noi per farci immettere un comando che non desideriamo? Troppe le incognite, forse è meglio lasciare perdere.

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ZTE ammette le difficoltà, abbandona il progetto in corso, ma non rinuncia definitivamente a questo genere di tecnologia. E’ proprio tramite Kickstarter che il brand asiatico fa sapere che l’idea verrà riproposta, in veste riveduta e corretta, potrebbe dunque essere riutilizzata per terminali futuri.

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